sabato 26 giugno 2010

27 giugno 1980 - 27 giugno 2010

La ricerca di un senso

I Medi decisero liberamente di eleggere Deioce, il re che poi trincerò se stesso e la verità dietro le mura del proprio palazzo. 

ταῦτα μὲν δὴ ὁ Δηιόκης ἑωυτῷ τε ἐτείχεε καὶ περὶ τὰ ἑωυτοῦ οἰκία, τὸν δὲ ἄλλον δῆμον πέριξ ἐκέλευε τὸ τεῖχος οἰκέειν. οἰκοδομηθέντων δὲ πάντων κόσμον τόνδε Δηιόκης πρῶτος ἐστὶ ὁ καταστησάμενος, μήτε ἐσιέναι παρὰ βασιλέα μηδένα, δι᾽ ἀγγέλων δὲ πάντα χρᾶσθαι, ὁρᾶσθαι τε βασιλέα ὑπὸ μηδενός, πρός τε τούτοισι ἔτι γελᾶν τε καὶ ἀντίον πτύειν καὶ ἅπασι εἶναι τοῦτό γε αἰσχρόν. ταῦτα δὲ περὶ ἑωυτὸν ἐσέμνυνε τῶνδε εἵνεκεν, ὅκως ἂν μὴ ὁρῶντες οἱ ὁμήλικες, ἐόντες σύντροφοί τε ἐκείνῳ καὶ οἰκίης οὐ φλαυροτέρης οὐδὲ ἐς ἀνδραγαθίην λειπόμενοι, λυπεοίατο καὶ ἐπιβουλεύοιεν, ἀλλ᾽ ἑτεροῖός σφι δοκέοι εἶναι μὴ ὁρῶσι.
Ἡρόδοτος, Ἱστοριῶν, Α, XCIX

Queste opere murarie Deioce le faceva costruire per sé e intorno alla propria reggia; al resto del popolo ordinò di abitare all'esterno delle mura. Ultimati i lavori, Deioce stabilì, e fu il primo a farlo, il seguente regolamento: a nessuno era consentito presentarsi direttamente al re, ogni comunicazione doveva avvenire tramite araldi, il re non poteva essere visto da nessuno; inoltre era vietato a tutti, come atto indecoroso, anche ridere e sputare in sua presenza. Cercava di rendere solenne tutto ciò che lo circondava, affinché i suoi antichi compagni, cresciuti con lui e non certo a lui inferiori per capacità personali o per nobiltà di nascita, non finissero, vedendolo, per irritarsi contro di lui e non gli cospirassero contro; anzi non vedendolo lo avrebbero sempre considerato diverso da loro.
Erodoto, Storie, Libro I, 99

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Alcuni siti che commemorano la strage

Associazione dei parenti delle vittime della strage di Ustica
Lo speciale di Repubblica
Ustica 30 anni dopo: chi sa parli
Giuseppe Casarrubea e Mario J. Cereghino, Strage di Ustica: documenti USA
Stefan Troendle, ARD-Hörfunkstudio Rom, Was geschah mit Flug 870?
Di siti francesi che abbiano speso negli ultimi giorni una parola sull'anniversario, non ne ho trovati. E li ho cercati bene.

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Una poesia

Anniversario

"Il poeta racconta perché i versi sono diventati brutti"
Bertolt Brecht, Brutti tempi

Loro ci fanno il ponte, sopra i morti
mi veniva un po' con il vino
o in un sogno inacidito

ecco, lo vedi quando dico
che in questi anni duemila
ci siamo finiti per sbaglio

Roberto (mi ricordo) aveva detto
la gioia è nella rivoluzione
non nello stato socialista

io credo che forse tentennavo un po'
la testa, ma avevi ragione

perché il senso
è nel cercare il senso
non nell'averlo trovato

(trovato cosa, poi?)

e ne ho lette tante di poesie
mai che ci fosse
quella che cercavo

Walter Cremonte

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