mercoledì 30 giugno 2010

Come nacque la poesia ecc. ecc.

Sa come prese avvio la poesia? Penso sempre che abbia avuto inizio quando un ragazzo delle caverne ritornò di corsa alla caverna, attraversando l'erba alta, gridando, mentre correva: "Al lupo, al lupo," e non c'era nessun lupo. I suoi genitori babbuineschi, grandi maniaci della verità, gli offrirono sicuramente riparo, ma la poesia era nata - il racconto alto era nato nell'erba alta.
Intervista a Nabokov registrata a Zermatt nel luglio del 1962, trasmessa dalla BBC e pubblicata nel Listener del 22 novembre 1962.


Visto che ci sono, lascio un estratto di un'intervista rilasciata il 30 maggio del 1975 a Bernard Pivot e a Gilles Lapouge per la trasmissione Apostrophes. Prima guardatela - se credete; serve dirlo? -, vi dico poi. Niente di che, ma vi dico poi.


Quello che volevo dirvi è che nelle note biografiche poste in premessa a Nabokov, Nouvelles complètes, Gallimard 2010, si legge che le condizioni imposte da Nabokov all'intervistatore, oltre a quella di conoscere in anticipo le domande e di arrivare in trasmissione con le risposte pronte (Ho orrore dell'improvvisazione), prevedevano che gli si mettesse a disposizione una scrivania coperta di una muraglia di libri destinata a nascondere al pubblico il testo da leggere (Sono molto abile nell'arte di far credere che non leggo veramente e persino che gli occhi, all'occasione, vadano a cercare ispirazione sul soffitto) e che gli fosse servito del whisky in una teiera (Pivot si sentì chiedere: -Vuole un po' di tè? e rispondere -Sì, un po' di tè, è un po' forte, sa?).

Ecco, tutto qua. Se avete cliccato tutto, quello che vi manca, a questo punto, oltre al contenimento del vostro zelo, è solo la quarta parte dell'intervista.

In omaggio alle maschere, tema caro a Nabokov: Io non so se son Valacchi o se Turchi son costor.

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