venerdì 27 aprile 2007

Uma didática da invenção II

Desinventar objetos.
O pente, por exemplo. Dar ao
pente funções de não pentear. Até que ele fique à
disposição de ser uma begonia. Ou uma gravanha.

Usar algumas palavras que ainda não tenham idioma.

Manoel de Barros, O livro das ignorãças

Una didattica dall'invenzione
II

Disinventare oggetti.
Il pettine, per esempio. Dare al
pettine funzioni di non pettinare. Fino a che sia nella
disposizione di essere una begonia. O un ago di pino.

Usare qualche parola che ancora non abbia un idioma.

Manoel de Barros, Il libro dell'ignoranza
(trad. E. Sanches)

mercoledì 18 aprile 2007

Picjât

'E soi bon
da fâ dut,
picjât
che no fài
nua

Federico Tavan
Cràceles cròceles, I quaderni del Menocchio


demograzia

a no'l è sucedût nua
canàes
continuàa a comprâa

Federico Tavan
Cràceles cròceles, I quaderni del Menocchio


Se fos normâl

Se fos normâl
'e audarés al vint
a scrîve poesies
sui tiô cjavei.
Descolz
su l'aga de Andrèes
in cercja de la sorgent.
E a la sera
cjocs de luna
cencja mai stufâsse
da gosâ al nostre amour.
E po' sui arbi
in cercja de nîtz,
sui lavres un vier.
Se fos normâl
e sunarés
dute' li cjampanes.
E po' via
pa' chî prâtz
e deventâ
flours
âs
e
la meil.

Federico Tavan
Cràceles cròceles, I quaderni del Menocchio


Se fossi normale

Se fossi normale
aiuterei il vento
a scrivere poesie
sui tuoi capelli.
Scalzo
nell'acqua di Andreis
in cerca della sorgente.
E alla sera,
ubriachi di luna,
senza mai stancarsi
di gridare il nostro amore.
E poi sugli alberi
in cerca di nidi,
sulle labbra un verme.
Se fossi normale
suonerei
tutte le campane.
E poi via
per i prati
a diventare
fiori
api
e
miele.

domenica 1 aprile 2007

Laude dei pacifici lapponi e dell'olio di merluzzo

Ben tappati dentro i poveri
ma fidati lor ricoveri,
mentre lento sui tizzoni
cuoce il lor desinaruzzo
i pacifici lapponi
bevon l'olio di merluzzo.

Fuori, il vento piglia a schiaffi
quattro o cinque abeti squallidi:
gli orsi bianchi sono pallidi
pel gran freddo e si dan graffi
l'un con l'altro per distrarsi...
Oh! bisogna ricordarsi
che omai nevica da mesi;
fiumi e rivi presi al laccio
dell'inverno son di ghiaccio
(e che ghiaccio! perché il ghiaccio
è assai freddo in quei paesi);
ma che importa lor? ghiottoni
dallo stomaco di struzzo
i pacifici lapponi
bevon l'olio di merluzzo.

E son là, raccolti, stretti,
padre, madre, zii, bambini
(battezziamoli lappini
i lapponi pargoletti?),
e poi c'è la nonna, il nonno,
qualche amico dei vicini;
ciascun preso un po' dal sonno
perché ha l'epa troppo piena
già di grasso di balena;
pure a nuove imbandigioni
ogni dente torna aguzzo,
e i pacifici lapponi
bevon l'olio di merluzzo.

Beatissimi! fra poco
tutti quanti russeranno
in catasta a torno al fuoco,
poi doman si leveranno,
torneranno alla stess'opra,
mangeranno e riberranno
il buon olio di cui sopra,
e cosí per tutto l'anno,
sempre..... fin che moriranno.

Cosí svolgesi la loro
vita, piana e senza scosse,
senza mai quell'ansia d'oro
che noi muta in pelli-rosse;
senza il fiel, senza la bile
necessari all'uom civile.....
Ho da dirvelo? una smania
prepotente mi dilania,
ed invan da piú stagioni
in me dentro la rintuzzo:.....
vo in Lapponia tra i lapponi
a ber l'olio di merluzzo!

Ernesto Ragazzoni

Il teorema di Pitagora

I tempi sono tristi! Il vecchio mondo s'usa
a trascinarsi il fianco nel giro dei pianeti!
Le balene si fan sempre piú rare, i feti
voglion dar fuoco all'alcool ove la vita han chiusa.
Per consolarti, o povera anima mia, ripeti:
il quadrato costrutto sovra l'ipotenusa
è la somma di quelli fatti sui due cateti.

Anima mia, rammenti? dall'ombre d'oggi illusa,
questo non ti riporta al raggio dei dí lieti?
O che non ci fiorivano nel cuor tutti i roseti
al tempo in cui a zuffa coll'algebra confusa,
sui banchi imparavamo, monelli irrequïeti,
che il quadrato costrutto sovra l'ipotenusa
è la somma di quelli fatti sui due cateti?

Ora, i tempi a mal volgono. L'un polo l'altro accusa
di accaparrarsi il ghiaccio, e sono ambo inquieti;
l'oche pretendon esser – ahimè! – cigni; i poeti
annegano in tropp'acqua il vino della musa;
le questioni scottanti brucian tutti i tappeti;
ma il quadrato costrutto sovra l'ipotenusa
è la somma di quelli fatti sui due cateti.

Il cannone, Tamagno delle battaglie, abusa
della sua voce, e fulmina. – O dunque, dai roveti
ardenti piú non parlano i Jeova ai profeti?
Non tentenna la terra a un guardo di Medusa?
Un mane, techel, phares è a tutte le pareti...

Ma il quadrato costrutto sovra l'ipotenusa
è la somma di quelli fatti sui due cateti.
La vita è una prigione in che l'anima hai chiusa,
uomo, ed invano brancoli cercando alle pareti.
Sono di là da quelle i bei fonti segreti
ove tu aneli, e dove la pura gioia è fusa.
Qui, solo hai qualche gocciola di ver per le tue seti.
Il quadrato costrutto sovra l'ipotenusa
è la somma di quelli fatti sui due cateti.

Ernesto Ragazzoni