Le armi chimiche in Siria le avrebbero usate i ribelli siriani. Riforniti ed addestrati dai turchi. Così almeno ha scritto Hersh sulla London Review of Books, una prima volta a dicembre, una seconda volta ad aprile (in Italia Repubblica ha ripreso almeno il secondo pezzo). La prima volta, gli americani hanno smentito, sostenendo che Hersh ha detto il falso. Qualcuno ne ha negato la possibilità anche questa volta.
È possibile che Hersh e la London Review of Books che l'ha pubblicato per ben due volte siano privi di qualsiasi attendibilità. Come se nulla fosse, infatti, Hollande ha ripreso ad accusare Assad per un nuovo attacco, questa volta con armi chimiche a base di cloro. Tuttavia, le dichiarazioni di Hollande non necessitano di controlli, verifiche, repliche o smentite. Hollande, infatti, non può fornire prove perché non ne ha. Dispone di qualche elemento. Non fornisce neppure quello, comunque. La teoria di Hollande è ancora più parca della teoria della Rosina ("mostrarla e non darla", come facevano Bush e Blair con le presunte prove dell'esistenza di armi di distruzione di massa in Iraq): on ne doit ni la montrer, ni la donner.
Se gli gira, Hollande può intervenire militarmente senza il previo consenso dell'Assemblée Nationale, che è richiesto solo per autorizzare interventi più lunghi di quattro mesi. Si vede che c'est normal, come si risponde ad ogni interrogativo posto dallo straniero scettico, o semplicemente curioso, e comunque, nella fattispecie, irrecuperabilmente obnubilato dalle pregresse esperienze della cultura parlamentare del proprio Paese d'origine - a sua volta in via di progressivo, modernissimo e democratico indebolimento (dev'essere normale anche questo). È sicuramente costituzionalmente normal. Anzi, è più che normal, è persino al di sotto delle aspettative, visto che l'opinione pubblica e molta stampa tendono a rimproverare a Hollande mancanza d'autorità, non mancanza di trasparenza democratica o di iniziativa diplomatica.
Mai avrei immaginato di dover piazzare un giorno il Presidente della Repubblica francese più in basso della Rosina. Mai neanche di ritrovarmi così spaesata, e non solo rispetto alla Francia, ma rispetto al tempo in cui mi trovo a vivere.
È possibile che Hersh e la London Review of Books che l'ha pubblicato per ben due volte siano privi di qualsiasi attendibilità. Come se nulla fosse, infatti, Hollande ha ripreso ad accusare Assad per un nuovo attacco, questa volta con armi chimiche a base di cloro. Tuttavia, le dichiarazioni di Hollande non necessitano di controlli, verifiche, repliche o smentite. Hollande, infatti, non può fornire prove perché non ne ha. Dispone di qualche elemento. Non fornisce neppure quello, comunque. La teoria di Hollande è ancora più parca della teoria della Rosina ("mostrarla e non darla", come facevano Bush e Blair con le presunte prove dell'esistenza di armi di distruzione di massa in Iraq): on ne doit ni la montrer, ni la donner.
Se gli gira, Hollande può intervenire militarmente senza il previo consenso dell'Assemblée Nationale, che è richiesto solo per autorizzare interventi più lunghi di quattro mesi. Si vede che c'est normal, come si risponde ad ogni interrogativo posto dallo straniero scettico, o semplicemente curioso, e comunque, nella fattispecie, irrecuperabilmente obnubilato dalle pregresse esperienze della cultura parlamentare del proprio Paese d'origine - a sua volta in via di progressivo, modernissimo e democratico indebolimento (dev'essere normale anche questo). È sicuramente costituzionalmente normal. Anzi, è più che normal, è persino al di sotto delle aspettative, visto che l'opinione pubblica e molta stampa tendono a rimproverare a Hollande mancanza d'autorità, non mancanza di trasparenza democratica o di iniziativa diplomatica.
Mai avrei immaginato di dover piazzare un giorno il Presidente della Repubblica francese più in basso della Rosina. Mai neanche di ritrovarmi così spaesata, e non solo rispetto alla Francia, ma rispetto al tempo in cui mi trovo a vivere.