venerdì 26 giugno 2015

melde

                                    für Volker Braun

von staub bedeckt, wie alle pilger,
am rhein entlanggewandert, an der moldau,
eben zurückgekehrt aus spanien, aus bulgar-

ien, fernost: so rastet sie am rand
von äckern und von straßen, nicht nur milde,
wenn wir vorrüberrasen, unerkannt,

unkenntlich, winkt uns nach mit ihren zähen blättern;
geht in der landschaft auf wie im gemälde
der firnis, blüht bescheiden, blüht in schmetter-

lingen, solidarisch mit dem schutt,
nicht dem erschütterer, liebt das malade,
das brüchige: ihr staat

ist überall; von pfützen, wo die winzigen klammern
der wasserläufer die wolken halten, der mulde
voll schlamm und unkraut; von jenseits des rostigen hammer-

krans ruft es, von brache, schrottplatz, müllde-
deponie, durchs flirren eines ganzen, langen sommers,
meldet beharrlich, ungehorsamst, die melde.

Jan Wagner, Regentonnenvariationen, Hansen Berlin, 2014



                                   per Volker Braun

ricoperto di polvere, come tutti i pellegrini,
migrato lungo il reno, la moldava,
appena ritornato dalla spagna, dalla bulga-

ria, dall'estremo oriente: così sosta al bordo
di campi, di strade, non solo mite,
quando gli sfrecciamo oltre, senza riconoscerlo,

irriconoscibile, ci fa cenno con le sue foglie tenaci;
si leva nel paesaggio come nel quadro
la vernice, fiorisce sobriamente, fiorisce a far-

falle, solidale con i ciottoli,
non con chi lo scuote, ama il malato,
il fragile: il suo paese

è ovunque; dalle pozzanghere, dove i minuscoli tarsi
degli insetti pattinatori trattengono le nuvole, dalle conche
piene di fango ed erbacce; dall'altra parte della gru a testa di mar-

tello arrugginita chiama, da campo a maggese, parco rottami, disca-
rica, attraverso lo scintillio di un'intera, lunga estate,
semplice si presenta, perseverando, disobbediendo, l'atreplice.


(Dedicata alla libera circolazione delle persone, ovvio.)


martedì 23 giugno 2015

Dizionario di tutte 'e cose: U come Urto

E poi ho cominciato ad amare lo spazio, i grandi spazi, perché nei grandi spazi il tuo pensiero vaga. Invece, al giorno d'oggi, cosa abbiamo? Abbiamo degli spazi piccoli e ristretti, così andiamo ad urtare con tutte le nostre idee.

Libereso Guglielmi, Libereso, il giardiniere di Calvino - Da un incontro di Libereso con Ippolito Pizzetti, Tarka


Cfr., volendo.