giovedì 20 marzo 2008

Viaggio

Poi, alla fine,
mi metto in moto
nonostante
la tentazione di restare
nelle zone più vicine
in vista del mio noto.
Ma, in compenso, parto
solo per tornare.
Non so neanch'io
cos'è che vale
e mi convince,
quale pensiero...
un'intuizione certa
un sesto senso
che mi spinge,
la coscienza fulminante
di una scoperta
paradossale,
che bisogna perdersi
per potersi davvero
ritrovare.

Paolo Ruffilli

Voyages

Le voyage commence avant, bien avant les voyages, dans une maison
grande comme une boîte d’allumettes, avec des odeurs de sel, d’immortelles,
le carrelage brisé devant la cheminée. Rumeur au creux des coquillages.
Armurier de marine, mon grand-père habitait à côté.
J’entends le bruit d’un pas la nuit: le mien. Je me lève attiré par la tiédeur du
terrain sableux où je creuse un tunnel pour ressortir à l’autre bout du monde.
Là nous irons la tête en bas! La nuit est pleine d’étoiles. La mer monte. La
lune éclaire mes travaux. Ainsi, pendant des jours, je fouillai un sable de
plus en plus humide et de plus en plus pur jusqu’à tomber sur une nappe
d’eau, saumâtre, grise.
Il me fallut chercher plus tard une autre voie. Plusieurs pistes s’offraient en
étoile : pirate ou pèlerin? Pirate des livres dont les pages reçoivent le vent
comme des voiles? Ou pèlerin d’encore, du plus lointain et du plus bleu?

Pierre Lartigue


Viaggi

Il viaggio comincia prima, ben prima dei viaggi, in una casa
grande come una scatola di fiammiferi, con odori di sale, di fiori artificiali,
le piastrelle rotte davanti al camino. Rumore nelle cavità delle conchiglie.
Armaiolo di marina, mio nonno abitava alla porta accanto.
Sentivo il rumore di un passo, la notte: il mio. Mi alzo attirato dal tepore del
terreno sabbioso dove scavo un tunnel per uscire all'altro capo del mondo.
Ci andremo con la testa in giù! La notte è piena di stelle. Il mare sale. La
luna illumina i miei lavori. Così, per giorni, scavavo una sabbia
sempre più umida e sempre di più fino a cadere su una falda
d'acqua, salmastra, grigia.
Dovevo cercare più tardi un'altra via. Diverse piste si offrivano a
stella: pirata o pellegrino? Pirata dei libri le cui pagine ricevono il vento
come delle vele? O pellegrino d'ancora, del più lontano e del più blu?

mercoledì 19 marzo 2008

Kosmopolit

Von meiner weitesten Reise zurück, anderntags
Wird mir klar, ich verstehe vom Reisen nichts.
Im Flugzeug eingesperrt, stundenlang unbeweglich,
Unter mir Wolken, die aussehn wie Wüsten,
Wüsten, die aussehn wie Meere, und Meere,
Den Schneewehen gleich, durch die man streift
Beim Erwachen aus der Narkose, sehe ich ein,
Was es heißt, über die Längengrade zu irren.

Dem Körper ist Zeit gestohlen, den Augen Ruhe.
Das genaue Wort verliert seinen Ort. Der Schwindel
Fliegt auf mit dem Tausch von Jenseits und Hier
In verschiedenen Religionen, mehreren Sprachen.
Überall sind die Rollfelder gleich grau und gleich
Hell die Krankenzimmer. Dort im Transitraum,
Wo Leerzeit umsonst bei Bewußtsein hält,
Wird ein Sprichwort wahr aus den Bars von Atlantis.

Reisen ist ein Vorgeschmack auf die Hölle.

Durs Grünbein


Cosmopolita

Di ritorno dal mio viaggio più lontano, il giorno dopo
mi è chiaro che non capisco nulla di viaggi.
Imprigionato nell'aereo, fermo per ore,
sotto di me nuvole che assomigliano a deserti,
deserti che assomigliano a mari e mari
uguali a cumuli di neve per i quali si girovaga
al risveglio dalla narcosi, capisco
cosa significa errare lungo i gradi di longitudine.

Al corpo è rubato il tempo, agli occhi la calma.
La parola precisa perde il suo posto. Le vertigini
si levano in volo con lo scambio tra al di là e qui.
In diverse religioni, più lingue.
Ovunque le piste sono ugualmente grigie e ugualmente
chiara è la camera d'ospedale. Là, nello spazio di transito,
dove il tempo vuoto ci mantiene invano coscienti,
un proverbio diventa vero dai bar di Atlantide.

Viaggiare è un assaggio di inferno.

domenica 9 marzo 2008

Geometria euclidea - 3

Triangle équilatéral

Je suis allé trop loin
Avec mon souci d'ordre.

Rien ne peut plus venir.

Guillevic


Triangolo equilatero

Sono andato troppo lontano
Con il mio cruccio d'ordine.

Niente può più venire.

domenica 2 marzo 2008

Geometria euclidea - 2

Triangle isocèle

J'ai reussi à mettre
Un peu d'ordre en moi-même.

J'ai tendence à me plaire.

Guillevic



Triangolo isoscele

Sono riuscito a mettere
Un po' d'ordine in me stesso.

Ho tendenza a piacermi.

sabato 1 marzo 2008

Geometria euclidea - 1

Point

Je ne suis que le fruit peut-être
De deux lignes qui se rencontrent.

Je n'ai rien.

On dit: partir du point,
Y arriver.

Je n'en sai rien.

Mais qui
M'effacera?

Guillevic


Punto

Sono solo il frutto forse
Di due linee che si incontrano.

Non ho niente.

Diciamo: partire dal punto,
Arrivarci.

Non ne so nulla.

Ma chi
Mi cancellerà?