giovedì 14 luglio 2011

Sotto il rombo degli aerei da guerra

Il paradosso del 14 luglio

Paradoxe (paradosso): anticamente paradoce; "contraddizione". Ripreso, alla fine del Medioevo, dal greco paradoxos, "contrario all'opinione comune". Cosa c'è di più paradossale della sfilata militare del 14 Luglio? Immaginiamo che una folla armata si raduni davanti ad una prigione parigina allo scopo di prenderla d'assalto e di liberarne i detenuti (esattamente quello che è successo il 14 luglio 1789). Le forze armate interverrebbero più che probabilmente per disperderla, e d'altra parte è per questo che esistono. Ed ecco che l'esercito di oggi "commemora" un evento che i suoi predecessori non erano riusciti ad impedire: un po' come se Madame Boutin guidasse un carro armato al gay pride.

Langue sauce piquante, le blog des correcteurs du Monde.fr, 14.7.2008

Magari uno pensa che sia la Francia di Sarkozy. Eh. Il 14 luglio 2011, Madame Aubry, candidata alle primarie del partito socialista per le prossime presidenziali, pensa all'esercito francese, a cui rende omaggio, e ai soldati francesi, impegnati nel mondo, che difendono con coraggio i valori della Francia.
Magari poi uno pensa che è in Europa che la memoria si è addormentata. Eh. Un allievo giapponese della mia insegnante di cinese, sempre nel luglio del 2011, sostiene che i giapponesi sono entrati in guerra per respingere (repousser) i tedeschi.
Aggiornamento del 15 luglio: Madame Joly, che si presenterà alle presidenziali per i verdi, è la sola a desiderare, per il 14 Luglio, una sfilata cittadina e non militare. È stata prontamente bacchettata a 360°.
Per ricordare i valori della Francia, hanno accompagnato i fuochi d'artificio di rito con dei pezzi tratti da commedie musicali, per la stragrande maggioranza, visto il genere, statunitensi. Il pubblico ha dimostrato di apprezzare.
Il motto Liberté, égalité, fraternité, ovvero la triade dei valori repubblicani, come si sa, è stato formulato da Robespierre. Non c'è neanche una via a lui dedicata in tutta Parigi. Lo so prima di tutto perché l'avevo verificato tempo fa cercando rue, avenue, place, ecc. (persino scala, avevo cercato) Robespierre, anche se a dire il vero un dubbio residuo m'era rimasto (e se gli avessero riservato un vicoletto o uno slarghetto? - mi chiedevo). Poi ne ho trovato conferma quando recentemente hanno dato la notizia che la richiesta del Front de Gauche di intitolargli una via è stata respinta. È il Terrore che ha impedito la dedica, è il Terrore la maggiore controversia. Nessuna controversia invece per dedicare una piazza all'imperatore Napoleone III. Place Napoléon III non è un vecchio residuo toponomastico: la piazza in questione è stata così battezzata nel 1990.
Aggiornamento del 27 luglio: oggi, con inspiegabile ritardo, ho scoperto che la linea 9 del métro di Parigi ha la stazione Robespierre, il che per un pelo non ha distrutto completamente tutto quanto scritto finora: la stazione Robespierre, anche se solo per un pelo, non rientra nel territorio del comune di Parigi. Il sentimento di aver detto complessivamente delle sciocchezze, però, rimane.

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