mercoledì 8 giugno 2011

Il senso della rima

Madame Tampon ha 6 anni. La chiamiamo così perché le prime volte che passava in ufficio qualche giornata in cui la scuola - allora ancora la scuola materna - era chiusa per le vacanze o per sciopero le piaceva timbrare tutto (tampon è timbro, in francese).
Ora va in CP ("se pe"), cioè in prima elementare, ha messo i timbri al chiodo (ma ormai il nome le si è appiccicato addosso), legge che è un incanto e crea per ognuno di noi dei disegni che appendiamo alle pareti dell'ufficio al posto di quadri o poster o eventuali diplomi assieme a quelli di altri artisti della sua età o anche più piccoli.
Il primo disegno che ha fatto per me quando l'ho conosciuta è quello di una pizza(1): assieme a quello che ritrae la Corsica(2), è uno dei miei preferiti.
Non solo legge incantevolmente, ma ha un innato senso della rima e dell'allitterazione: tempo fa, ad un canticchiare insistente sulle parole di:
lei, senza muovere un muscolo del suo visino, ha replicato, sulle stesse note:
- Et maintenant, tu vas te taire(3).
Le voglio molto bene.

(1)

(2)

(3)
- E ora, che farò?
- E ora, tacerai.


Bonus: la collezione davanti alla mia scrivania.

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