giovedì 29 marzo 2012

Si parla italiano

Ich saß nachts mit heftigen Schmerzen auf einer Bank. Mir gegenüber auf einer zweiten nahmen zwei Mädchen Platz. Sie schienen sich vertraut besprechen zu wollen und begannen zuflüstern. Niemand außer mir war in der Nähe, und ich hätte ihr Italienisch nicht verstanden, so laut es sein mochte. Nun konnte ich bei diesem unmotivierten Flüstern in einer mir unzugänglichen Sprache mich des Gefühls nicht erwehren, es lege sich um die schmerzende Stelle ein kühler Verband.

Walter Benjamin, Einbahnstrasse, 1928

Me ne stavo seduto di notte su una panchina, con forti dolori. Di fronte a me, su una seconda panchina, presero posto due ragazze. Sembravano volersi fare delle confidenze e si misero a bisbigliare. Non c'era nessun altro a parte me, nei paraggi e, per quanto forte avesse potuto essere il loro tono, non avrei capito il loro italiano. Ecco, rispetto ad un tale bisbigliare senza motivo in una lingua a me incomprensibile, non potevo fare a meno di provare la sensazione di una benda fresca applicata sulla parte dolorante.

Per lettori disoccupati
Cfr., volendo.
Chi volesse invece planare su parole marcate dall'entusiasmo di un principiante non sprovveduto, non ha che da puntare il mouse e cliccare ivi e leggere la parte finale del post.
Infine, se mai interessasse un punto di vista meno benevolo, eppur privo di astio o rancore, si passi di qua, sempre volendo.

Nessun commento:

Posta un commento