sabato 18 dicembre 2010

Dizionario di tutte 'e cose - M come manoscritto



Au Quartier Général à Montbello, le 18 prairial

An 5ème de la République Une et Indivisible

Bonaparte Général en Chef de l'Armée d'Italie

Au Ministre de l'intérieur

On m'assure que le célèbre manuscrit de Joseph de la Bibliothèque ambroisienne, qui a été envoyé de Milan à Paris, n'y est pas parvenu. Comme ce manuscrit est peut-être le seul sur papier papyrus, et qu'il est très intéressant qu'il ne se perde pas, je vous prie de m'apprendre s'il est arrivé à la Bibliothèque nationale.

Bonaparte



Al quartiere generale a Montebello, 18 pratile

Anno quinto della Repubblica Una e Indivisibile [6 giugno 1797]

Bonaparte Generale in Capo dell'Armata d'Italia

Al Ministro dell'interno

Mi si assicura che il celebre manoscritto di Giuseppe [Flavio, Antiquitates judaicae] della Biblioteca ambrosiana, che è stato inviato da Milano a Parigi, non vi è pervenuto. Siccome questo manoscritto è forse il solo su carta papiro, ed è molto importante che non si perda, vi prego di farmi sapere se è arrivato alla Biblioteca nazionale.

Bonaparte

Simili attenzioni ed aspirazioni, volte ad ottenere prestigio, sono ora dirette verso obiettivi generalmente diversi dai manoscritti e dai libri (le fonti di prestigio sembrano cambiare parecchio, nel tempo), ma soprattutto non prevedono mai una condivisione con il popolo. 

Le Antiquitates judaicae ritornarono a Milano nel 1815. Per sfortuna: se fossero rimaste alla Biblioteca nazionale di Francia, oggi sarebbero probabilmente digitalizzate.

"se non fosse in piedi questa biblioteca ambrosiana, che Federigo ideò con sì animosa lautezza, ed eresse, con tanto dispendio, da' fondamenti; per fornir la quale di libri e di manoscritti, oltre il dono de' già raccolti con grande studio e spesa da lui, spedì otto uomini, de' più colti ed esperti che poté avere, a farne incetta, per l'Italia, per la Francia, per la Spagna, per la Germania, per le Fiandre, nella Grecia, al Libano, a Gerusalemme. Così riuscì a radunarvi circa trentamila volumi stampati, e quattordicimila manoscritti".
Alessandro Manzoni, I promessi sposi, cap. XXII

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