mercoledì 31 marzo 2010

L'infinito


La poesia L'infinito in lingua italiana dei segni (LIS) interpretata da studenti dell'Istituto Statale di Istruzione Specializzata per Sordi "Antonio Magarotto" di Torino.
Link diretto al video.

Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quiete
io nel pensier mi fingo; ove per poco
il cor non si spaura. E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. Così tra questa
immensità s'annega il pensier mio:
e il naufragar m'è dolce in questo mare.

La traduzione in francese di Yves Bonnefoy.

2 commenti:

  1. ti segnalo un percorso 'in-verso'
    http://www.youtube.com/watch?v=rohNzdku5Fw

    impossibile la traduzione, è così come è

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  2. Grazie.

    (Magari, come si fa continuamente quando si traduce da una lingua all'altra, si può tentare di tradirla, no?)

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