domenica 7 luglio 2013

Beim Wiederlesen eines Gedichts von Paul Celan

es sind
noch Lieder zu singen jenseits
der Menschen


Lesend
von deinem Tod her
die trächtigen Zeilen
wieder verknüpft
in deine deutlichen Knoten
trinkend die bitteren Bilder
anstoßend
schmerzhaft wie damals
an den furchtbaren Irrtum
in deinem Gedicht das sie lobten
den weithin ausladenden
einladenden
ins Nichts

Lieder
gewiss
auch jenseits
unseres Sterbens
Lieder der Zukunft
jenseits der Unzeit in die wir
alles verstrickt sind
Ein Singen jenseits
des für uns Denkbaren
Weit

Doch nicht ein einziges Lied
jenseits der Menschen

Erich Fried


Rileggendo una poesia di Paul Celan

dei canti
sono ancora da intonare al di là
dell'umanità


Leggendo
dopo la tua morte
i versi pregnanti
di nuovo legati
nei tuoi chiari nodi
bevendo le immagini amare
in cui mi imbatto
dolorosamente come allora
contro il terribile errore
nella tua poesia che elogiavano
l'invito nel nulla
in larga misura
disdetto


Canti
certo
anche al di là
della nostra morte
Canti del futuro
al di là del tempo incongruo in cui
siamo tutti impigliati
Un canto al di là
del nostro concepibile
Spazio

Ma non un solo canto
al di là dell'umanità

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