domenica 17 aprile 2011

Gli incantesimi di Circe

These be the Enchantments of Circe, brought out of Italy, to marr Mens Manners in England; much by Example of ill Life, but more by Precepts of fond Books, of late translated out of Italian into English, sold in every Shop in London; commended by honest Titles, the sooner to corrupt honest Manners; dedicated over boldly to virtuous and honorable Personages, the easilier to beguile simple and innocent Wits.


Questi sono gli incantesimi di Circe, portati dall'Italia per corrompere i costumi degli uomini in Inghilterra; molto per imitazione di vita corrotta, ma di più tramite precetti di libri ingenui, tradotti  dall'italiano all'inglese, venduti in tutti i negozi di Londra; raccomandati da titoli onesti per corrompere quanto prima costumi onesti; dedicati sfacciatamente a personaggi virtuosi e onorati per ingannare più facilmente animi semplici ed innocenti.

*

Il che sta a testimonianza, oltre che del mio girovagare, di quel preciso momento storico e di quello specifico autore, forse.
O forse no, perché forse è invece parte di un percorso calcato e ricalcato che porta un gruppo di bambini inglesi contemporanei (e me con loro, ché io, d'istinto, alzo sempre le braccia in segno di resa, almeno in occasioni di questo tipo) a ridere di gusto, nel castello di Edimburgo, di fronte alla riproduzione in grandezza naturale di un elegantissimo Italian Gentleman.

In ogni caso, Ascham consente di arricchire il Dizionario di tutte 'e cose con il suo:
inglese italianato (un diavolo incarnato): inglese contaminato dalla religione (papista), dal sapere (volgare), dalla politica (cuore fazioso, testa vaga, mente che si immischia in tutte le faccende), dall'esperienza (piena di nuove bricconerie) e dai costumi (tutta una serie di vanità e indecenze) italiani.

Il tutto facilmente reperito a partire da:
Carlo Ginzburg, Nessuna isola è un'isola: quattro sguardi sulla letteratura inglese, Feltrinelli, 2002 

Nessun commento:

Posta un commento