Hervé Cavalier ha suonato il preludio della partita per violino N. 3, BWV 1006, un pezzo di per sé ascrivibile tra le migliaia di cose stupefacenti eppur di consumo lecito su cui le polizie di tutto il mondo si sono più o meno inspiegabilmente distratte, unendosi al gruppo Elugu Ayong e alla sua Pepa nzac gnon ma (Papà, ritorna da me), una danza Fang tradizionale del Gabon settentrionale in cui le donne, ritornate in famiglia per allattare i bambini, invitano gli uomini a tornare a casa.
Il risultato dell'incontro è una musica che riconcilia col mondo anche nelle condizioni più sfavorevoli, quando è inverno, mattina presto, si aprono a stento gli occhi ancora pieni di sonno e fuori è buio pesto, in un preludio di giornata lavorativa che si preannuncia, fin dai suoi esordi, inequivocabilmente fredda, umida e nebbiosa, e in cui la CDU è ancora al governo, all'Eliseo c'è ancora Sarko e anche in Italia non si è mossa una foglia e, ciò nonostante, tocca alzarsi dal letto.
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