Ami Flammer (violino e arrangiamento), Moshe Leiser (voci e chitarra), Gérard Barreaux (fisarmonica) in Avreml der marvicher di Mordechai Gebirtig (1877-1942)
On a heim bin ich jung gebliben
s'hot di nojt mir arojs getriben
wen ich hob nor keyn dreizen jor gehat
in der fremd, wajt fun mames ojgen
hot in schmutz mir di gas dertzojgen
gevorn is fun mir a vojler jat.
Ich bin Avreml der feikster marvicher
a grojser kinstler, ich arbet lajcht un sicher
dos erschte mol, ch'vel's gedenken bisn tojt
arajn in tfise far lakchenen a brojt, oj, oj
ch'for nischt ojf markn, wi jene proste jatn
ch'tsip nor baj karge schmutsike magnatn
ch'bin sich mechaje ven ch'tap asa magnat
ich bin Avreml, gur a vojler jat.
In der fremd, nischt gehat zum lebn
gebetn brojt, an ormer flegt noch gebn
nor jene lajt wos senen tomid sat.
Flegn oft trajbn mich mit zorn
s'vakst a ganev, s'is mekujem geworn
a ganev bin ich, nor a vojler jat.
Ich bin Avreml der feikster marvicher
a grojser kinstler, ich arbet lajcht un sicher
dos erschte mol, ch'vel's gedenken bisn tojt (*)
arajn in tfise far lakchenen a brojt, oj, oj (*)
ch'for nischt ojf markn, wi jene proste jatn
ch'tsip nor baj karge schmutsike magnatn
ch'bin sich mechaje ven ch'tap asa magnat
ich bin Avreml, gur a vojler jat.
Shojn nisht lang vet dos shpil gedojern
krank fun klep, gicht fun tfise mojern
nor ejn bakoshe, ch'volt azoj gevolt
Noch majn tojt in a tog a tribn
zol ojf majn matsejve shtejn geshribn
mit ojsjes grojse un fun gold:
do ligt Avreml der feikster marvicher
a mentsch a grojser gewen wolt fun im sicher
a mentsch a fajner mit hartz, mit a gefil
a mentsch a rejner wi got alejn nor wil, oj, oj
wen iber im wolt gewacht a mames ojgn
wen s'wolt di fintstere gas im nischt dertzojgn
wen noch als kind er a tatn wolt gehat
do ligt avrejml, jener vojler iat.
Mordechai Gebirtig
Sono rimasto senza casa fin da giovane,
è la miseria che mi ha spinto via da casa
quando non avevo neanche tredici anni
in luoghi stranieri, lontano dagli occhi di mia madre,
sono cresciuto in vicoli scuri e sporchi
sono diventato un bel ragazzo.
Sono Avreml, il borseggiatore con più talento,
un grande artista, lavoro con leggerezza e in sicurezza
la prima volta - lo ricorderò finché vivo -
sono stato gettato in prigione per aver rubato una pagnotta, oj oj
non lavoro nei mercati come un criminale qualsiasi,
rubo solo ai magnati sporchi e avari
sono contento quando sgraffigno qualcosa a uno di quei magnati
sono Avreml - davvero un bel ragazzo.
In luoghi stranieri, senza di che vivere
ho mendicato per il mio pane; qualche volta un povero me ne dava
ma quelli che avevano di che saziarsi
mi scacciavano con rabbia
è così che si diventa ladri
ladro lo sono, ma davvero un bel ragazzo.
Sono Avreml, il borseggiatore con più talento,
un grande artista, lavoro con leggerezza e in sicurezza
la prima volta - lo ricorderò finché vivo -
sono stato gettato in prigione per aver rubato una pagnotta, oj oj
non lavoro nei mercati come un criminale qualsiasi,
rubo solo ai magnati sporchi e avari
sono contento quando sgraffigno qualcosa a uno di quei magnati
sono Avreml - davvero un bel ragazzo.
Ma questo gioco non potrà durare a lungo
perché la vita in prigione mi ha reso malato e infermo
un'ultima richiesta, se mi è concesso di essere così ardito
Quando sarò morto, in quel giorno buio
che l'epitaffio della tomba rechi queste parole
a lettere enormi, ornate d'oro:
qui giace Avreml, il borseggiatore con più talento
fu certamente un grand'uomo
un uomo buono, compassionevole
un uomo giusto come Dio lo vuole, oj oj
se solo gli occhi di una madre avessero potuto posarsi su di lui
se solo non fosse cresciuto in vicoli scuri
se solo, da bambino, avesse avuto un padre
qui giace Avreml, quel bel ragazzo.
(*) di questi due versi della canzone non ho trovato le parole: capisco chiaramente solo "raro talento".
Oggi è il 16 ottobre.
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