Qualche pezzo tratto dalla parte Antem missa:
Bien soiez venu / Alleluia
Bien soiez venu mon signoir
a vostre osta pour reposade.
Pour pain, pour vin, pour char et salade
de l’avaine pour vostre ronchin,
et sy arez s’il vous agrade
vostre serviteur jusque la fin.
Siate benvenuto mio signore/al vostro ostello per riposare./Per pane, per vino, per carne e insalata/dell'avena per il vostro ronzino,/e sarò, se vi aggrada/il vostro servitore fino alla fine.
Welcome, my lord/to your inn, take a rest./Have bread, wine, meat and salad,/ hay for your nag./
And, if it is your pleasure,/I’ll be your servant for the time being.
In minen sin
In minen sin hadde ick vercoren
een maechdeken jonck van daghen.
Noyt schoonder wijf en was geboren
ter werelt wijt, na mijn behagen.
Om haren wille so wil ick waghen
beyde lijf ende daer toe goet.
Mocht ick noch troost aen haer beiaghen
so waer ick vro, daer ick nu trueren moet.
Haer minnen doet mi mijn herteken quelen,
ick ducht dat ick dat sal besterven.
Nochtans soude si mi niet vervelen,
mocht ick noch troost van haer verwerven,
die nijders tonghen willen my bederven,
des ben ick gheworden vroet;
Woude si mi in haer herteken erven,
so waer ick vro, daer ick nu trueren moet.
Nei miei pensieri avevo scelto/una ragazza giovane in giorni./Mai donna più bella era nata/al mondo, secondo me./Per lei voglio impegnare/il mio corpo e i miei beni./Se solo potessi trarre qualche speranza/sarei contento, mentre ora mi dispero./Amarla fa soffrire il mio piccolo cuore,/credo che ne morirò./Sarei ben meno infelice,/se solo mi desse un po' di speranza./Le lingue invidiose vogliono ferirmi,/ma ho imparato bene;/Se volesse prendermi nel suo piccolo cuore/sarei contento, mentre ora mi dispero.
In my thoughts I had chosen/a virgin young in days/a more beatiful woman never had been born/in all the world, to my pleasure./For her sake I want to risk/both life and goods;/Could I arouse some hope from her,/I would be glad, whereas I am now in distress./Her love makes that I feel grief in my heart/I fear that it will cause my death,/but she would not trouble me,/could I win her favour as yet./The tongues of jealous people will do harm to me,/I have learned that very well./Would she close me into her heart,/I would be glad, whereas I am now in distress.
A suo tempo, è stata musica sperimentale: qualcuno chiamò la produzione del suo compositore "folle e strana". Ma non è meravigliosa? Non lo so se la mia sensazione di meraviglia venga dal fatto di averla ascoltata per la prima volta dopo giornate di ininterrotto ascolto di Händel e Vivaldi o da semplice ignoranza; certo è che trovo affascinante come il fiammingo Agricola sia riuscito a rimanere totalmente immune dalla musica che deve avere avvolto le sue orecchie nei suoi anni in Italia, in Francia e in Spagna (segno di forte personalità?) e come sembri avervi riversato proprio tutto quello che aveva e poteva, inclusa la melodia profana e popolare di In minen sin, sempre opera sua.
Link, link.
C'è un pregevole (a cominciare dal titolo) lavoro de The King's singers dedicato alla storia della polifonia nella forma del madrigale, di qualche decennio successiva a quella di Agricola, che può servire a mettere in risalto l'unicità del fiammingo. Almeno, a me è servito.
Nessun commento:
Posta un commento