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A Milano [Janine Cahen e Micheline Pouteau] avevano lavorato incessantemente alla raccolta di testimonianze sulla "guerra senza nome" di disertori, di soldati ritornati dal fronte, lettere... Tutto ciò divenne Una resistenza incompiuta. La guerra d'Algeria e gli anticolonialisti francesi 1954-1962 ([traduzione di Bruno Maffi], casa editrice Il Saggiatore, Milano, 1964), dove "incompiuta" era un'allusione, precisa Micheline Pouteau, non al nuovissimo regime algerino, ma "al ritorno all'ordine in Francia".
Tratto dal post con cui il blog dei correttori di Le Monde ricorda Janine Cahen, morta il 10 agosto.
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