Telefonata tra la moglie di Dovlatov ed un amico presso cui Dovlatov si trovava in quel momento:
- Cosa fa?
- Declama dei versi.
- Quali?
- Aspetta un minuto. Penso si tratti di una dracma.
- Bene, allora, in questo caso ne ha ancora per un quarto d'ora.
(Invano il tetro Caronte cerca nella tua bocca una dracma,
invano, là in alto, qualcuno emette un suono lancinante dal suo flauto.
Ti invio un saluto d'addio anonimo
da quali rive, lo ignoro. Ma tu te ne freghi.)
Da Senza Dovlatov di Pjotr Vajl', prefazione a Sergueï Dovlatov, Le Domaine Pouchkine, traduit du russe par Christine Zeytounian-Beloüs, Éditions du Rocher, 2004
Un dì all'azzurro spazio
lunedì 2 agosto 2010
Senza Dovlatov
Etichette:
-linguaggio della musica,
-russo,
*Foggia,
*Leningrado,
*Odessa,
Brodskij,
Dovlatov,
Giordano
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento