venerdì 20 agosto 2010

Dignità

Autore : La voix des Rroms
50, rue des Tournelles
75003 Parigi

La voix des Rroms è un'associazione senza finalità di lucro secondo la legge del 1901 che opera perché si riconosca la dignità del popolo romani (rom, gitani e sinti).

All'attenzione del Sig. Presidente della Repubblica francese e del Sig. Primo ministro

Dopo la dichiarazione di "guerra" da parte di Nicolas Sarkozy in un comunicato "sulle genti del viaggio e sui rom",
Dopo la definizione delle modalità di questa guerra nell'ambito di uno stato maggiore riunito all'Eliseo il 28 luglio sotto l'autorità del presidente,
Dopo la moltiplicazione delle azioni repressive nei confronti dei rom e delle "genti del viaggio", così messe in una sola categoria etnica e designate come "nemico pubblico",
Noi, rom, sinti, gitani o semplicemente umani credenti nei valori umani di pace e di coesione sociale nel rispetto di tutti e di ciascuno, esigiamo dal governo francese:

1. L'abolizione dell'arsenale legislativo e regolamentare discriminatorio che continua ad essere applicato a coloro che la Francia classifica come "gente del viaggio", a cominciare dal "carnet de circulation" che è una vergogna per la Francia, a più riprese condannato dalle organizzazioni internazionali, in particolare dal Consiglio d'Europa

2. Il richiamo alla legge di tutti i responsabili politici che manifestano sempre più apertamente delle proposte razziste nei confronti dei rom, indipendentemente dal termine usato al posto di rom (zingaro, gente del viaggio, nomade, gitano, rumeno, jugoslavo, ecc.), che è utilizzato a mo' di preteso eufemismo o etichetta politicamente corretta

3. La cessazione immediata della "caccia agli zingari" che si concretizza in espulsioni di massa e successive

4. L'abolizione immediata delle restrizioni che vengono applicate ai cittadini rumeni e bulgari, in particolare il divieto d'accesso ad un lavoro legale, e l'attuazione di azione concrete per combattere le discriminazioni di fatto di cui sono oggetto i rom e tutti coloro che sono percepiti come "zingari", utilizzando, se del caso, i meccanismi e i fondi disponibili a livello europeo.




La petizione si firma qua.

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