mercoledì 18 agosto 2010

Flounder

Ne rumen prtiček je nekdo napisal besedo
flounder.

Ne vem, kaj pomeni,
a njen zven je božanski.
Kot če bi se razprl cver.

Servet in plavo črnilo vzbujata v meni
še druga občutja.

Toplino angleške sprejemnice.
Milino ženskega hrbta.
Opojnost od mleka nabreklih dojk.

Med nevihto, ki pravkar divja nad Istro,
je flounder pribežališče vsemu človeškemu.
Čisto majhno je. Kot drobna pozornost.

Spet sem otrok.
Mama mi greje kavo.
Z očetom sediva na kavču
in gledava televizijo.

Flounder je, ko se Steiner odrine
in skoči rekord.

"Mama, lahko za zajtrk pojem ocvrti jajčki
s šunko?"

"Flounder", reče mama.
In flounder je tudi: lahko.

Peter Semolič



Su un tovagliolo giallo qualcuno ha scritto la parola
flounder.

Non so cosa significhi,
certo il suo suono è divino.
Come di un fiore che sboccia.

Il tovagliolo e l'inchiostro blu risvegliano in me
anche altre sensazioni.

Il calore di una sala di ricevimento inglese.
La grazia della schiena di una donna.
L'ebbrezza di un seno gonfio di latte.

Durante il temporale che proprio ora infuria sull'Istria,
flounder è il rifugio per tutto ciò che è umano.
È piccolissimo. Come una sottile attenzione.

Mi ritrovo bambino.
La mamma mi scalda il caffè.
Siedo assieme a mio padre sul divano
e guardiamo la tivù.

Flounder è il momento in cui Steiner salta
e batte il record.

"Mamma, posso mangiare per colazione uova sbattute
con prosciutto?"

"Flounder", dice la mamma.
E flounder è anche: puoi.

Nuova poesia slovena, traduzione di Michele Obit, ZTT EST, Trieste, 1998


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