Ohne daß es jemals angefangen hat
bin ich mit einer Menge von Leuten zusammenGleichaltrige
meinen Körper scheinen sie für die Heimat zu halten
auch liebe Verstorbene Alte Bekannte
Vielgenannte
Verschollene Auf Rollen Rollende
Zeitamputierte Einbalsamierte Bis auf die Knochen
Geschichtsblamierte
Ich habe das deutliche Gefühl
daß keiner fehlt
die Büsche teilen sich der Himmel flackert
Gestirne blenden auf das Tier erhebt sich
und die Wolken rennen hin und her
Wir begegnen einer reisenden Theatergruppe
ein junger Herr Den Tod in den Augen
stellt sich vor: W. Shakespeare
wie er leibt und schreibt
Oh ja wir kennen ihn alle
»Warum schreiben Sie« fragt einer von uns
der sich sein Interesse bewahrt hat
Shake wendet sich angewidert ab
und macht sich an den Kostümen zu schaffen
»Warum soviel Tod auf so vielen Brettern?«
Das scheint hier irgendwie nicht anzukommen.
Eine von unseren Damen Deren Schwierigkeiten
technische Schwierigkeiten sind Sagt
»Wir kommen an der historischen Distanz nicht vorbei«
Sie ist bekannt dafür daß sie in Krisen
hysterisch reagiert
Wie ein Bleistift gehen wir
durch die Zeit
»Mir ist« rufe ich »als träten wir auf der Stelle«
»Schon möglich« brummt ein Vierschrötiger
Gleich erscheinen wir als helle Punkte
im technischen Zeitalter
in einer riesigen Haschischwolke besetzt von
kichernden Industriellen
»Es ist zum Piepen Es ist
zum Piepen«
Berlin 10.30 Uhr Guten Tag Nehmen Sie Platz!
Es handelt sich um einen Herrn von der Volkshochschule
der mich abdrängt und ruft »Ich bin immer für
die Trennung von Werk und Autor eingetreten«
Ich erzähle ihm unvermittelt eine Geschichte
aus der Kindheit meiner Mutter
ein schlagender Beweis meiner Ganzheit
und wirklich ist sein Schweigen vieldeutig.
Aus dieser Ewigkeit dämmert er herauf in braunem
Cord »Kennen Sie César Vallejo in der Nachdichtung
des Hans Magnus Enzensberger?«
Vermutlich weiß er daß man ihn für diese Frage
gern haben könnte Er protzt und sollte gegangen sein
»Wenn Sie nicht bald verschwinden« protze ich
»mache ich Sie zur Zeile«
Aber er besteht auf einem Zitat
». . .wär ich nicht geboren, eine andere arme Haut
würde diesen Kaffee trinken!«
Nicolas Born
Macchina del tempo
Senza che la cosa abbia mai avuto inizio
mi trovo assieme a tanta gente
Coetanea
sembrano considerare il mio corpo il loro paese
anche cari Morti Vecchi conoscenti
Nominati spesso
Scomparsi Rotolanti Su rotelle
Amputati di tempo Imbalsamati Fino alle ossa
Ridicolizzati dalla storia
Ho la chiara sensazione
che non manchi nessuno
i mazzi si distribuiscono il cielo vacilla
Stelle abbagliano la bestia si solleva
e le nuvole vanno e vengono
Incontriamo un gruppo teatrale in tourné
un giovane signore si presenta con la morte
negli occhi: W. Shakespeare
in carta e ossa
Oh sì, lo conosciamo tutti
"Perché scrive" chiede uno di noi
che ha mantenuto il proprio interesse
Shake si volta dall'altra parte nauseato
e si mette a cercare i costumi
"Perché così tanta morte su così tante tavole?"
Sembra in qualche modo che qui non conti.
Una delle nostre signore Le cui difficoltà
sono difficoltà tecniche Dice
"Non riusciamo a passare davanti alla distanza storica"
È nota perché nelle fasi di crisi
reagisce istericamente
Procediamo come una matita
attraverso il tempo
"Mi sento" grido "come se calpestassimo sempre lo stesso punto"
"È possibile" brontola un tizio tarchiato
Tutto in un colpo sembriamo punti chiari
nell'era della tecnica
in un'enorme nuvola di hashish occupata da
industriali che ridacchiano
"È uno spasso È
uno spasso"
Berlino ore 10.30 Buongiorno Si accomodi!
Si tratta di un signore dell'università popolare
che mi spintona e grida "Ho sempre sostenuto
la separazione tra opera ed autore"
Gli racconto immediatamente una storia
tratta dall'infanzia di mia madre
una prova convincente della mia interezza
e il suo silenzio è veramente ambiguo.
Da questa eternità si rabbuia in velluto
marrone "Conosce Bertolt Brecht nella versione
di Franco Fortini?"
Probabilmente sa di poter piacere
per questa domanda Se la tira e dovrebbe essersene andato
"Se non sparisce subito" me la tiro io
"La metto in riga"
Ma insiste su una citazione
"... se non fossi nato, un altro povero diavolo
berrebbe questo caffè!"
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