domenica 22 gennaio 2012

Russische Spielsachen

Denn wer weiß, wie bald auch dieses Stück Volkskunst dem Siegeszug der Technik, welcher Rußland heute durchquert, noch standhalten kann. - Walter Benjamin, Russische Spielsachen, Südwestdeutsche Rundfunk-Zeitung, 10. Januar 1930 
Perché chissà quanto anche questa parte di arte popolare potrà ancora resistere al corso trionfale della tecnica che oggi attraversa la Russia.


Ci era stato detto che c'è un gioco chiamato golf in cui si colpisce la palla col bastone: pensammo di combinarlo col calcio, perché pareva un po' cretino, sostituendo alla palla un barattolo di latta pestato col martello. Questo è il golcio. -  Luigi Meneghello, Libera nos a Malo


Pìcola che la iera, /la se meteva soto/  la finestra, par tera,/ co' le su' robe:/  la pupa, el letin/ le pignadele stivade vizin.  - Virgilio Giotti,  I zogàtoli
Da piccola,/ si metteva sotto/ la finestra, per terra,/ con le sue cose:/ la  bambola, il lettino,/ le pentoline allineate vicino.


Hölzernes Modell einer Nähmaschine. Dreht man die Kurbel, so geht der Nagel auf und nieder und erzeugt im Auffallen ein klapperndes Geräusch, das dem Kinde den Rhythmus der Nähmaschine vorstellt. Bauernarbeit. 

Modello in legno di una macchina da cucire. Quando si gira la manovella, il chiodo va in su e in giù e colpendo la base produce un rumore battente, che per il bambino rappresenta il ritmo della macchina da cucire. Lavoro contadino.


Interessant ist der Vergleich dieser beiden Wjatka-Puppen. Das Pferd, das auf dem einen Modell noch sichtbar ist, ist auf dem nebenstehenden schon mit dem Manne verschmolzen. Volkstümliches Spielzeug strebt nach vereinfachten Formen. 

Interessante, il confronto tra questi due pupazzi di Vjatka. Il cavallo, ancora visibile in uno dei modelli, in quello a fianco è già fuso con l'uomo. Il giocattolo popolare tende verso forme semplificate.


a) Samowar (gelb, rot und grün) als Behang für den Weihnachtsbaum. b) Trommler - gibt ein knatterndes Geräusch von sich und bewegt die Arme, wenn man die Kurbel rechts unten dreht.

a) Samovar (giallo, rosso e verde) da sospendere all'albero di Natale. b) Tamburino - emette un picchiettio e muove le braccia quando si gira la manovella in basso a destra.


Möbelgarnitur für die Puppenstube. Arbeit sibirischer Sträflinge aus dem 19. Jahrhundert. Das Zusammenflügen der winzigen Holzteilchen erfordert unsägliche Geduld.

Mobili per arredare la stanza delle bambole. Lavoro di detenuti siberiani del XIX secolo. L'assemblaggio delle minuscole particelle di legno richiede una pazienza infinita.


Puppe aus Stroh. Höhe: 6 Zoll. Tambosk. Wird sommers im Feld hei der Erntearbeit verfertigt und später, getrocknet, als Puppe bewahrt. Erinnerung an einen uralten Erntefetisch.

Bambola di paglia. Altezza: 6 pollici. Tambosk. Viene realizzata nei campi d'estate, durante la raccolta, e  poi, una volta seccata, conservata come bambola. Reminiscenza di un feticcio arcaico della raccolta. 


Die Erde auf drei Walfischen. Von einem Künstler aus Holz verfertigt. Das Motiv entstammt einer russischen Sage.

La terra su tre balene. Realizzata in legno da un artista. Il motivo proviene da una leggenda russa.


Bacchus auf einem Ziegenbock. Im Kasten eine Musik.

Bacco su un caprone. Nella scatola, una musica.


Altes Holzpferdchen aus dem Gouvernement Wladimir.

Antico cavalluccio in legno dell'Oblast' di Vladimir.
 

Nußknacker. Nachahmung einer Majolikafigur in Holz. Entstanden zwischen 1860 und 1880 im Gouvernement Moskau.

Schiaccianoci. Imitazione in legno di una figura di maiolica. Creato tra il 1860 e il 1880 nell'Oblast' di Mosca.
 

Droschke mit zwei Pferden bespannt. Holzschnitzerei aus dem Gouvernement Wladimir.

Carro attaccato a due cavalli. Scultura in legno dell'Oblast' di Vladimir.


Bonne mit zwei Kindern. Sehr alter Spielzeugtyp.

Domestica con due bambini. Tipo di giocattolo molto antico.
 
(Tutte le didascalie sono di Walter Benjamin.)

9 commenti:

  1. bellissimo blog, complimenti.
    mi resta la curiosità di sapere chi è Francesca, viste le comuni origini...
    io sono questa qui:
    http://www.elenacomelli.info/
    http://elenacomelli.nova100.ilsole24ore.com/
    http://www.facebook.com/people/Elena-Comelli/1154127913
    attendo un segno di vita, grazie

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  2. Grazie, ma si tratta, per lo più, di attività essenzialmente di frodo. Potrei fermarmi qua, ma, vista la dovizia dei tuoi link, eccezionalmente, procedo. Devo aver piazzato il mio cognome ovunque, in questo blog, ma te lo riporto di seguito per tua comodità: Giovannini, anche se un tempo suonava meno italico. Liceo Petrarca ('89), ingegneria chimica a Trst con indirizzo impianti e processi, poi ricerca e sviluppo nell'industria veneta che tutto il mondo ci invidia, poi consulente in brevetti a Milano, poi a Francoforte di nuovo nell'industria, poi soggiorno obbligato nella profonda provincia statunitense per la medesima industria, ora da quasi tre anni a Parigi, in uno studio. Ecco il riassunto di chi non è su Facebook, sul cui link mi sono permessa di non cliccare. Sui primi due che hai lasciato ho cliccato, però, e ho diligentemente letto qualche tuo pezzo, per cui ora avrei una domanda: non ti è mai capitato di imbatterti nel nome del rappresentante dell'Italia in seno al consiglio di amministrazione dell'Ufficio Europeo dei Brevetti? Si chiama Mauro Masi, noto esperto del ramo. Non che i rappresentanti degli altri paesi membri della convenzione europea non siano emersi da nomine di tipo politico, ma almeno si occupano di brevetti, almeno a livello amministrativo, almeno di striscio.
    Mi sembra che basti, come segno di vita.

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  3. perbacco, Francesca Giovannini, che segno di vita! e che blog interessante!
    il tuo background culturale è talmente simile al mio (tranne la conoscenza di lingue slave, che purtroppo mi manca) che leggendolo mi è sembrato di aprire la mia testa. per questo mi sono rivolta a te in maniera così personale, cosa che non avevo mai fatto prima e di cui mi scuso.
    i miei blog invece sono noiosissimi perché non sono dei veri blog, ma solo degli archivi degli articoli che pubblico sui giornali per cui scrivo: mi servono anche per recuperare dei pezzi che in un archivio cartaceo farei più fatica a ripescare.
    se avessi la curiosità di sapere qualcosa di più sulla mia anima (non sono sicura di averne una, ma mettiamo di sì) forse si capisce meglio da fb: la mia pagina è aperta, per cui vedi tutto - so che può dare fastidio, ma in questo caso considerati pure invitata!
    Mauro Masi l'ho incrociato una volta quando era direttore generale della rai e mi è sembrato un coglione oltre che un bandito, ma non so molto di lui - comunque metterlo nel consiglio d'amministrazione dell'epo mi sembra davvero un'ideona!
    per il resto, se ti va di proseguire la conversazione in privato, ti lascio la mia mail: elenacomelli@usa.net
    mi farebbe davvero piacere sentirti!

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  4. Invito accettato, scuse respinte perché non necessarie. Avevo intuito l'effetto che ti deve aver fatto passare di qui in base all'approccio diretto e all'abbondanza degli indirizzi lasciati, da cui il mio segno di vita debordante, rispetto alla mia prassi (in genere non riverso la mia vita in un commento. Mi è parso tuttavia un esercizio utile, vedere quanta parte della mia storia stia in appena qualche riga). Ti scriverò.

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  5. in fondo non sono tantissime, meno di una all'ora

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