Ignorati dalla luce diurna, i cardi, le erbacce e i fiori campestri fiorivano a profusione, grati per la pausa che passavano a sognare a margine del tempo, ai confini del giorno infinito. Un enorme girasole, issato su un potente stelo e sofferente di ipertrofia, aspettava vestito di giallo lutto la fine dei suoi giorni, piegato sotto il fardello della propria mostruosa corpulenza. Ma le ingenue campanule di periferia e i semplici fiorellini di percalle rimanevano impotenti nelle loro inamidate camicette rosa e bianche, indifferenti alla tragedia del girasole.
giovedì 21 luglio 2011
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