martedì 19 luglio 2011

Che polli che siamo

Prag, 10 VII 14

Liebe Ottla nur paar Worte in Eile vor dem Versuch zu schlafen, der in der gestrigen Nacht gänzlich mißlungen ist. Du hast mir, denke nur, mit Deiner Karte einen verzweifelten Morgen in Augenblicken erträglich gemacht. Das ist das wahre Reiben und so wollen wir es bei Gelegenheit weiter üben, wenn es Dir recht ist. Nein, ich habe niemanden sonst am abend. Von Berlin schreibe ich Dir natürlich, jetzt läßt sich weder über die Sache noch über mich etwas Bestimmtes sagen. Ich schreibe anders als ich rede, ich rede anders als ich denke, ich denke anders als ich denken soll und so geht es weiter bis ins tiefste Dunkel.

Franz

Grüße alle! Den Brief mußt Du weder zeigen, noch herumliegen lassen. Am besten Du zerreißt ihn und streust ihn in kleinen Stücken von der Pawlatsche den Hühnern im Hof, vor denen ich keine Geheimnisse habe.

Franz e Ottla a Zürau


Praga, 10.7.14

Cara Ottla solo un paio di parole di fretta prima del tentativo di dormire, che la scorsa notte è totalmente fallito. Con la tua cartolina penso che in un attimo mi hai reso sopportabile una mattina disperata. Questo è il vero scontro e così alla prima occasione bisognerebbe che ci esercitassimo ancora, se per te va bene. No, non ho nessuno da me la sera. Da Berlino ovviamente ti scriverò, ora non riesco a dire qualcosa di preciso né sulla cosa né su di me. Scrivo diversamente da come parlo, parlo diversamente da come penso, penso diversamente da come dovrei pensare e così via fino all'oscurità più profonda.

Franz

Saluti a tutti! La lettera non la devi né mostrare né lasciare in giro. Sarebbe meglio che tu la strappassi  e che ne gettassi i pezzetti dal balcone ai polli giù in cortile: per loro non ho segreti.

La cosa è lo scioglimento del fidanzamento con Felice Bauer.
Pawlatsche è termine ceco trasposto in tedesco. Si trova anche in Lettera al padre. Secondo un'etimologia popolare, deriverebbe da parvula loggia.

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