Alle 14:23 di giovedì 28 luglio 2011, sul mio quaderno di cinese la carta ha lentamente assorbito, tratto dopo tratto, dell'inchiostro nero, dando forma al primo verso della prima poesia cinese che abbia mai imparato direttamente dall'originale:
白日依山尽
Il momento andava documentato con la dovuta ufficialità.
Per una possibile versione italiana di una poesia che in Cina conoscono pure i bambini allo stesso modo in cui i bambini tedeschi conoscono la storia delle mele marce che Schiller teneva nel cassetto della scrivania per trarre ispirazione dal loro odore, posso passare ancora tranquillamente dei giorni a pensare ad un sole bianco che dopo essersi posato sulla montagna declina fino a sparire alla vista.
Per una possibile versione italiana di una poesia che in Cina conoscono pure i bambini allo stesso modo in cui i bambini tedeschi conoscono la storia delle mele marce che Schiller teneva nel cassetto della scrivania per trarre ispirazione dal loro odore, posso passare ancora tranquillamente dei giorni a pensare ad un sole bianco che dopo essersi posato sulla montagna declina fino a sparire alla vista.
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