sabato 3 luglio 2010

A volte l'algoritmo di Muhammad ibn Musa al-Khwarizmi

si incanta.

(sbaglierebbe chi pensasse che l'algoritmo si incanti perché vi vede me, nella poesia. L'algoritmo si incanta perché vi vede ogni uomo, persino Crescenzio Sepe)

3 commenti:

  1. Hai scritto una cosa molto molto affascinante, l'ho letta e riletta. E' un po' alla Borges secondo me, e non riesco a capirla appieno. Anzi, mi sfugge qualcosa. Non so se è una lacuna culturale o solo non ci arrivo.

    Mentre attendo l'illuminazione faccio un po' come la volpe con l'uva:

    Non la capisco perché non va capita, va "sentita".

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  2. La virgola e il successivo "persino Crescenzio Sepe" sono venuti da sé non appena ho rilasciato il tasto "o" usato per completare la parola uomo, che nelle intenzioni iniziali era destinata ad essere la parola finale della noterella tra parentesi.
    Nessuna laguna, quindi, solo un eccezionale momento di ispirazione è quello che mi ha indotto all'ossimoro.

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  3. La virgola e il successivo "persino Crescenzio Sepe" sono venuti da sé non appena ho rilasciato il tasto "o" usato per completare la parola uomo, che nelle intenzioni iniziali era destinata ad essere la parola finale della noterella tra parentesi.
    Nessuna laguna, quindi, solo un eccezionale momento di ispirazione è quello che mi ha indotto all'ossimoro.

    Francesca

    (i commenti su blogspot fanno le bizze, ultimamente - se questo non me lo postano, sarai costretto a leggermi nel pensiero)

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