Come sarà il 1968?
L'avvenire non appartiene agli uomini e non lo predico. Tuttavia, considerando il modo in cui le cose si presentano, è veramente con fiducia che considero l'esistenza del nostro Paese per i prossimi dodici mesi.
Beninteso, il prossimo anno non saranno soddisfatti tutti gli interessi, tutte le tendenze, tutti i desideri. Si sa che subiremo diverse prove, delusioni e lacune. Non dubito che diverse lamentele, rimpianti, critiche troveranno di che alimentarsi.
Mon Dieu, mon Dieu, la vie est là,
simple et tranquille
possono evocare una dimora pacifica, non un gran popolo in cammino. Credo tuttavia che in generale, a meno di gravi scosse che sconvolgano l'universo, la nostra situazione continuerà a progredire e che tutti vi troveranno il proprio vantaggio.
Charles de Gaulle, 31 dicembre 1967
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