Quando narò via
Quando narò via,
narò en ponta de péi.
No lasserò le péste
su la me scortaròla.
Me girerò a ogni pass
per comodar na viola,
na primola stremìda,
'ntrà l'erba spatuzzàda.
Sarò grombial de vènt
lizér de primavera
coi busi 'n le scarsèle
per corer pu lizéra.
Lilia Slomp
Quando andrò via,
andrò in punta di piedi.
Non lascerò orme
sulla mia scorciatoia.
Mi girerò ad ogni passo
per accomodare una viola,
una primula spaventata,
fra l'erba spettinata.
Sarò grembiule di vento
leggero di primavera
coi buchi nelle tasche
per correre più leggera.
(La bisnonna Maria portava sempre il grembiule. E cuciva: tutto un fare ed un disfare, a seconda della disponibilità di filo e di ago, introvabili, durante la prima guerra mondiale. In quegli anni, trattava con cura gli ultimi aghi rimasti (gli aghi erano tedeschi e dalla Germania non si importavano più) e scuciva le cose superflue, ad esempio i ricami ai lati delle federe dei cuscini. E i ricami si trasformavano in finte camicie, prive di fianchi, prive di maniche, tutte collo, bavaglio anteriore e posteriore, tenuti in posizione da un listello circolare. Mai avuto un metro da sarto standard, per prendere le misure. Ne produceva di continuo lei, ritagliando metri di fantasia da pagine di vecchi giornali. Durante la seconda guerra mondiale, un giorno, all'improvviso, la scorta di filo aumentò di colpo. Era piovuto dal cielo, in forma di paracadute.)
giovedì 20 maggio 2010
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