domenica 16 maggio 2010

Come sarebbe se il fiume fosse il Meno

Слоны бились бивнями так,
Что казались белым камнем
Под рукой художника.
Олени заплетались рогами так,
Что казалось, их соединял старинный брак
С взаимными увлечениями и взаимной неверностью.
Реки вливались в море так,
Что казалось: рука одного душит шею другого.

Велимир Хлебников, 1910-1911


Gli elefanti si battevano con le zanne così,
Che parevano una pietra bianca
Sotto la mano dell'artista.
I cervi intrecciavano le loro corna così,
Che parevano essere uniti da un'antica alleanza.
Con le loro attrazioni reciproche e le loro reciproche incostanze.
I fiumi confluivano in mare così,
Che la mano dell'uno pareva strozzare il collo dell'altro.

Velimir Chlebnikov, 1910-1911


(Lo сдвиг (spostamento) di suono e di senso da река (fiume) a рука (mano) è completamente perduto e con tutta probabilità non solo quello. La cosa più idiota che mi è venuta in mente finora per tentare di mantenerlo è il gioco di parole Meno-mano, ma a Francoforte sull'Oder non l'avrebbe capita nessuno - ci tengo particolarmente, ai lettori di quella città -, mentre la cosa meno idiota cui mi è riuscito di pensare è un'immagine che si sviluppi a partire dai bracci di un delta fluviale, ma vi ho rinunciato, ché nel delta il fiume "discende per aver pace coi seguaci sui" e non confluisce con scatti di violenza).

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