Слоны бились бивнями так,
Что казались белым камнем
Под рукой художника.
Олени заплетались рогами так,
Что казалось, их соединял старинный брак
С взаимными увлечениями и взаимной неверностью.
Реки вливались в море так,
Что казалось: рука одного душит шею другого.
Велимир Хлебников, 1910-1911
Gli elefanti si battevano con le zanne così,
Che parevano una pietra bianca
Sotto la mano dell'artista.
I cervi intrecciavano le loro corna così,
Che parevano essere uniti da un'antica alleanza.
Con le loro attrazioni reciproche e le loro reciproche incostanze.
I fiumi confluivano in mare così,
Che la mano dell'uno pareva strozzare il collo dell'altro.
Velimir Chlebnikov, 1910-1911
(Lo сдвиг (spostamento) di suono e di senso da река (fiume) a рука (mano) è completamente perduto e con tutta probabilità non solo quello. La cosa più idiota che mi è venuta in mente finora per tentare di mantenerlo è il gioco di parole Meno-mano, ma a Francoforte sull'Oder non l'avrebbe capita nessuno - ci tengo particolarmente, ai lettori di quella città -, mentre la cosa meno idiota cui mi è riuscito di pensare è un'immagine che si sviluppi a partire dai bracci di un delta fluviale, ma vi ho rinunciato, ché nel delta il fiume "discende per aver pace coi seguaci sui" e non confluisce con scatti di violenza).
domenica 16 maggio 2010
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