Famm fà un gir in bicicletta
dài papà.
Sto ferma ferma
mœuvi no i gamb
mèti no i pé in di rœud
parli no
famm fà un gir in bicicletta
gh'oo ses an
pesi minga tant, papà.
Stoo quièta quièta
te preghi
famm vedè finalment
'l paes de muntagna indove sun nassuda
i cà de sass la scola la gesa
e pœu 'l prà te preghi
indové t'he amà la mama
che pœu sun rivada mi
e te set sparì ti.
Vivian Lamarque, La gentilèssa: poesie in dialetto milanese, 1973-1975, Stampa editore 2009
Da un'intervista riportata in appendice alla raccolta: "Non sono milanese, ma Milano è la mia città d'adozione (in senso letterale, i miei genitori adottivi abitavano lì). La sua lingua era nell'aria, l'ho respirata soprattutto negli anni Cinquanta, allora la parlavano in molti nelle strade, nei cortili, mi è entrata dentro quietamente, è stata lì ferma, buona buona, poi tra il 1972 e il 1975, anni in cui ho scritto il maggior numero di poesie, anni di forte disagio psichico (ma non voglio gareggiare con Alda Merini, vincerebbe lei!), si è mossa e, senza averle minimamente "programmate", una quarantina di poesie in dialetto si sono infilate tra le altre centinaia, in questa raccolta ho cercato di scegliere tra le meno acerbe. Negli anni successivi non si sono più fatte vive, non ne ho scritte più".
Provo a darne una versione in triestino, nonostante la triste perdita dell'inversione milanese delle negative, per vedere l'effetto che fa.
Fame far un giro in bici
dai papà.
Stago ferma ferma
no' movo le gambe
no' meto i pie nele riode
no' parlo
fame far un giro in bici
go sei ani
no' peso miga tanto, papà.
Stago bona bona
te prego
fame veder finalmente
el paese de montagna dove son nata
le case de piera la scola la cesa
e dopo el prà te prego
dove te ga amà mama
che dopo son rivada mi
e te son sparido ti.
lunedì 8 marzo 2010
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bèll...
RispondiEliminahttp://basdalaluna.blogspot.com
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RispondiEliminapropi.
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