domenica 17 giugno 2012

From Sverdlovsk with love

Приобретут всеевропейский лоск
слова трансазиатского поэта,
я позабуду сказочный Свердловск
и школьный двор
в районе Вторчермета.
Но где бы мне ни выпало остыть,
в Париже знойном,
в Лондоне промозглом,
мой жалкий прах советую зарыть
на безымянном кладбище
свердловском.
Не в плане не лишённой красоты,
но вычурной и артистичной позы,
а потому что там мои кенты,
их профили из мрамора и розы.
На купоросных голубых снегах,
закончившие ШРМ на тройки,
они споткнулись с медью в черепах
как первые солдаты перестройки.
Пусть Вторчермет гудит своей трубой.
Пластполимер пускай свистит
протяжно.
А женщина, что не была со мной,
альбом откроет и закурит важно.
Она откроет голубой альбом,
где лица наши будущим согреты,
где живы мы, в альбоме голубом,
земная шваль: бандиты и поэты.

Борис Рыжий

Per sentirla letta da Boris, bastano tre clic, volendo: un primo clic ivi, un secondo su poetry clips ed un terzo sul terzo video dall'alto (when the words of this poet...). Tre clic a perenne memoria dell'onta che mi si deve per non essere riuscita ad incorporare il video con la poesia completa, ma solo il video del trailer del film da cui è tratta, questo:

Da Sverdlosk con amore

Quando le parole di questo poeta
avranno assunto smalto europeo,
dimenticherò la mia favolosa Sverdlovsk
e il cortile della scuola tra i rottami di Vtorčemet.
Ma in qualsiasi aria debba rarefarsi il mio ultimo respiro,
che sia nell'afa di Parigi
o nel freddo di Londra,
vi chiedo di seppellire le mie povere ossa
in un anonimo cimitero
di Sverdlovsk.
Non in un disegno non privo di bellezza
e tuttavia in posa artificiale ed artistica
ma perché là giacciono i miei compagni
con i loro profili di marmo e rose.
Su campi di neve al vetriolo blu,
dopo aver lasciato la scuola superiore
sono caduti col rame nel cranio
come primi soldati della Perestrojka.
Si spieghino le sirene della fabbrica di rottami di Vtorčemet
e che a fondo fischino quelle dell'impianto di fibre sintetiche.
E che la donna che allora non era con me
apra l'album e fumi a pieni polmoni.
Aprirà questo album azzurro
in cui i nostri volti sono caldi di futuro
l'album azzurro in cui siamo vivi,
noi feccia della terra: banditi e poeti.

Boris Ryžij (1974-2001)

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