sabato 10 aprile 2010

Kafka in England

Wohl aber erkennt er jetzt im Dunkel einen Glanz, der unverlöschlich aus der Türe des Gesetzes bricht.


Weder via Belsen, noch als dienstmädchen
Kam der fremde, keineswegs ein flüchtling.
Dennoch wars ein trauriger fall:
Die nationalität war strittig,
Die religion umlispelte peinlichkeit.

«haben sie Kafka gelesen?» fragt Mrs Brittle beim frühstück,
«er ist recht unausweichlich und ziemlich fundamental!»
«haben sie Kafka gelesen?» fragt Mr Tooslick beim tee,
«man versteht dann die welt viel besser -
Doch freilich ist nichts real.»
Miss Diggs sagt: «aber wirklich?
Ist das nicht reaktionär?»
Nur der kleine Geofrey Piltzman
Träumt: «wer?

Ich meine, wer dran verdient,
Sie müssen doch tot sein,
Ich meine die leute in Prag - nun, wer auch immer...»
Doch aus dem tor bricht trotzdem der schimmer...

Franz Baermann Steiner, 1946-1952


Kafka in Inghilterra

Né via Belsen, né come tuttofare
Venne lo straniero, in ogni caso non un rifugiato.
Tuttavia era un caso triste:
La nazionalità era controversa,
La religione provocava sussurri di imbarazzo.

«ha letto Kafka?» domanda Mrs Brittle a colazione,
«è proprio imprescindibile e assai fondamentale!»
«ha letto Kafka?" domanda Mr Tooslick all'ora del tè,
«e poi si capisce molto meglio il mondo -
ma ovviamente è tutto finto.»
Miss Diggs dice: «ma veramente?
Non è reazionario?»
Solo il piccolo Geofrey Piltzman
Sogna: «chi?

Voglio dire, chi ne guadagna,
Devono essere tutti morti,
Voglio dire la gente a Praga - be', chiunque sia...»
Tuttavia dalla porta erompe lo stesso il bagliore...


L'esergo non è dell'autore della poesia, è mio (be', mio: è di Kafka, ma ce l'ho messo io. Del resto, nella poesia c'era un "trovatemi, trovatemi!" grande come una casa).

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