E sapete cosa dice la polvere quando viene spazzata via dal tavolo? «”Ricordati di me” sussurra la polvere». Nulla potrebbe essere più estraneo all’agenda mentale di ciascuno di voi, giovani e ultramoderni, del sentimento espresso in questo distico del defunto poeta tedesco Peter Huchel. L’ho citato non perché vorrei instillare in voi l’affinità per le cose piccole – semi e piante, granelli di sabbia o zanzare –, piccole sì, ma numerose. Ho citato quei versi perché mi piacciono, perché in essi riconosco me stesso e, a ben vedere, qualunque organismo vivente destinato a essere spazzato via dalla superficie che gli è stata concessa. «”Ricordati di me” sussurra la polvere».
[Iosif Brodskij, Elogio della noia, in Profilo di Clio, traduzione di Arturo Cattaneo, Milano, Adelphi 2003 (2), p. 103]
Citato da Paolo Nori
*
Die Engel
Ein Rauch,
ein Schatten steht auf,
geht durch das Zimmer,
wo eine Greisin,
den Gänseflügel
in schwacher Hand,
den Sims des Ofens fegt.
Ein Feuer brennt.
Gedenke meiner,
flüstert der Staub.
Novembernebel,
Regen, Regen
und Katzenschlaf.
Der Himmel schwarz
und schlammig über dem Fluß.
Aus klaffender Leere fließt die Zeit,
fließt über die Flossen
und Kiemen der Fische
und über die eisigen Augen
der Engel,
die niederfahren hinter der dünnen Dämmerung,
mit rußigen Schwingen zu den Töchtern Kains.
Ein Rauch,
ein Schatten steht auf,
geht durch das Zimmer.
Ein Feuer brennt.
Gedenke meiner,
flüstert der Staub.
Peter Huchel
Die Gedichte. Suhrkamp, 1997
Gli angeli
Un filo di fumo,
un'ombra si leva,
attraversa la stanza,
dove una vecchia,
l'ala di un'oca
nella debole mano,
spazza la mensola del forno.
Un fuoco brucia.
Ricordati di me,
sussurra la polvere.
Nebbia di novembre,
pioggia, pioggia
e sonno di gatti.
Il cielo nero
e fangoso sopra il fiume.
Dalla spalancatura dell'abisso scorre il tempo,
scorre sulle pinne
e branchie dei pesci
e sopra gli occhi ghiacciati
degli angeli
che con ali fuligginose, dietro il sottile crepuscolo
discendono sulle figlie di Caino.
Un filo di fumo,
un'ombra si leva,
attraversa la stanza.
Un fuoco brucia.
Ricordati di me,
sussurra la polvere.
The Angels
A wisp of smoke
a shadow rises,
crosses the room,
where an old woman,
a goose's wing in her feeble hand,
sweeps the oven ledge.
A fire is burning.
Remember me,
whispers the dust.
November mist
rain, rain
and the sleep of cats.
The sky black
and miry above the river.
From gaping emptiness time flows,
flows over the fins
and gills of fish
and over the icy eyes
of the angels,
who descend behind the thin dusk
with sooty wings, to the daughters of Cain.
A wisp of smoke
a shadow rises,
crosses the room.
A fire is burning.
Remember me,
whispers the dust.
Translated by Michael Hamburger
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