Questa è la porta della sua memoria. Dell'edificio dove ha passato la sua infanzia. Avenida Independencia. Numero 331. Questa è la porta che non attraversa più, il chiavistello che non gli gira, la soglia a cui si ritorna solo di spalle. Guardarla lo intimidisce. Attraversarla lo invecchia. Se ora tocca il campanello, non riconoscerà la voce che gli dovesse rispondere. Potrebbe essere la sua.
La memoria è di Andrés Neuman.
OT: Ciao. Ho fatto visita a san Google in cerca di Gino Parin, e san Google mi ha mandata qui. Ho dato un'occhiata in giro e ho visto cose molto interessanti (stupendo e straziante l'Icaro prussiano). Penso che tornerò.
RispondiEliminaCiao. Finché il signor Blogspot lo consentirà, sarai la benvenuta.
RispondiEliminaAh, problemi anche qui? Il cannocchiale ormai è alla bancarotta, splider ho sentito che chiude...
RispondiEliminaNo, nessun problema, a parte una volta in passato, a mia memoria. Era più o meno un modo, il mio, di esprimere la sensazione di sentirmi ospite (come dimostra bene il caso di splinder).
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