giovedì 23 maggio 2013

Das that ich am 4. September 1900

Wie viele Worte in dem Buche stehn! Erinnern sollen sie! Als ob Worte erinnern könnten! Denn Worte sind schlechte Bergsteiger und schlechte Bergmänner. Sie holen nicht die Schätze von den Bergeshöhn und nicht die von den Bergestiefen! Aber es gibt ein lebendiges Gedenken, das über alles Erinnerungwerte sanft hinfuhr wie mit kosender Hand. Und wenn aus dieser Asche die Lohe aufsteigt, glühend und heiß, gewaltig und stark und Du hineinstarrst, wie vom magischen Zauber gebannt, dann --- Aber in dieses keusche Gedenken, da kann man sich nicht hineinschreiben mit ungeschickter Hand und grobem Handwerkszeug, das kann man nur in diese weißen, anspruchslosen Blätter. Das that ich am 4. September 1900.


Quante parole stanno nel libro! Dovrebbero servire a ricordare! Come se le parole potessero ricordare! Perché le parole sono cattivi alpinisti e cattivi minatori. Non estraggono i tesori dalle cime delle montagne e nemmeno quelli dalle loro viscere! Ma c'è una memoria viva che su tutto quello che è meritevole di ricordo vi conduce delicatamente come la carezza di una mano. E se da questa cenere si leva la fiamma, ardente e calda, intensa e forte, e vi osservi bene dentro come ammaliata da un incantesimo magico, allora - Ma dentro questa casta memoria non si può scrivere con mano maldestra e rudi attrezzi, lo si può fare solo su questi fogli bianchi, senza pretese. Questo l'ho fatto il 4 settembre 1900. 

Dedica nell'album di Selma Kohn. Kafka, nelle sere d'estate di quell'anno, le leggeva Nietzsche su una panchina, a lume di candela, sotto una quercia del giardino di Selma, in cima ad una collina di Roztoky con vista sulla Moldava. 

4 commenti:

  1. Ja, die Frühlinge brauchten dich wohl. Es muteten manche
    Sterne dir zu, daß du sie spürtest. Es hob
    sich eine Woge heran im Vergangenen, oder
    da du vorüberkamst am geöffneten Fenster,
    gab eine Geige sich hin. Das alles war Auftrag.

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  2. There's not the smallest orb which thou behold'st
    But in his motion like an angel sings,
    Still quiring to the young-eyed cherubins;
    Such harmony is in immortal souls;
    But whilst this muddy vesture of decay
    Doth grossly close it in, we cannot hear it.

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  3. O, what a deal of scorn looks beautiful
    In the contempt and anger of his lip!
    A murderous guilt shows not itself more soon
    Than love that would seem hid: love's night is noon.

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  4. Volete, ah folli ,ah sciocchi,
    tenere ascoso Amore?
    Ma tosto uscirà fuore
    da la lingua e da li occhi
    per mille indîci aperti

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