sabato 18 maggio 2013

Vor der Schwelle des Glücks

Müritz, Juli 1923

Lieber Hugo,

vielen Dank für Deinen Gruß und Wunsch. Es war die erste hebräische Schrift, die ich aus Palästina bekam. Der Wunsch in ihr hat vielleicht große Kraft. Um meine Transportabilität zu prüfen, habe ich mich nach vielen Jahren der Bettlägerigkeit und der Kopfschmerzen zu einer kleinen Reise nach der Ostsee erhoben. Ein Glück hatte ich dabei jedenfalls. 50 Schritte von meinem Balkon ist ein Ferienheim des Jüdischen Volksheims in Berlin. Durch die Bäume kann ich die Kinder spielen sehn. Fröhliche, gesunde, leidenschaftliche Kinder. Ostjuden, durch Westjuden vor der Berliner Gefahr gerettet. Die halben Tage und Nächte ist das Haus, der Wald und der Strand voll Gesang. Wenn ich unter ihnen bin, bin ich nicht glücklich, aber vor der Schwelle des Glücks.

Leb recht wohl

Dein Franz

Grüße von mir Deine tapfere Mutter und die Kinder.

Müritz, luglio 1923

Caro Hugo,

molte grazie per i tuoi saluti e per gli auguri. È stata la prima lettera in ebraico che abbia ricevuto dalla Palestina. L'augurio che essa conteneva forse ha un grande potere. Per provare la mia trasportabilità, dopo molti anni passati a letto e col mal di testa mi sono imposto un piccolo viaggio sul mar Baltico. In ogni caso ne ho ricavato un po' di felicità. A cinquanta passi dal mio balcone c'è una colonia della Comunità Popolare Ebraica di Berlino. Attraverso gli alberi posso vedere giocare i bambini. Bambini allegri, sani, sfrenati. Ebrei orientali, salvati dal pericolo incombente a Berlino da ebrei occidentali. Per metà del giorno e della notte la casa, il bosco e la spiaggia sono inondati dai loro canti. Quando sono tra loro, non sono felice, ma sulla soglia della felicità.

Stai bene

Il tuo Franz
Saluta da parte mia la tua coraggiosa mamma e i bambini.

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