È tempo di passare ad uno stadio superiore della cittadinanza europea. Gli Stati-Nazione imprigionano gli individui in frontiere nazionali e i cittadini nella gogna di una cittadinanza nazionale. È inaccettabile. Dobbiamo mettere fine a queste leggi discriminatorie contro le persone che possiedono più nazionalità. Perché i figli di genitori che hanno nazionalità differenti devono optare per una nazionalità o, ancor più pernicioso, renderla "impraticabile"? Se un polacco vive ad Amsterdam con una moglie olandese, con dei figli che parlano perfettamente olandese e polacco, e forse anche inglese, perché costringere questi ultimi a scegliere fra la nazionalità olandese e quella polacca? A profitto di chi questa esigenza? Si tratta di rendere la società olandese più omogenea? Forse che il polacco diventerebbe meno polacco? Per i nativi o i naturalizzati del Canada o degli Stati Uniti è perfettamente possibile avere tre o quattro passaporti. Che cosa aspettiamo in Europa per superare le nostre barriere mentali?
Noi vogliamo che gli europei non siano costretti a scegliere una nazionalità contro un'altra. Un bambino con due nazionalità può perfettamente scegliere di conservarne una sola. La questione è quella di lasciarlo libero di preservare le due nazionalità acquisite alla nascita e di permettergli di acquisire la cittadinanza europea. Dobbiamo offrire agli individui la possibilità di ottenere la cittadinanza europea dando il diritto ad un passaporto europeo. E lasciare ai cittadini la scelta di conservare esclusivamente questa cittadinanza europea oppure di acquisirla in più con la(le) loro cittadinanza(e) di origine.
Daniel Cohn-Bendit, Guy Verhofstadt, Per l'Europa! Manifesto per una rivoluzione unitaria, con un'intervista di Jean Quatremer, traduzione di Giovanni Sias, Mondadori 2012
«Per i nativi o i naturalizzati del Canada o degli Stati Uniti è perfettamente possibile avere tre o quattro passaporti.»
RispondiEliminaMa questo semplicemente non è così: «The renouncing of one’s previous citizenship is part of the oath that new US citizens must take, and failing to honor that oath could result in the loss of citizenship in the United States.» Certo, possono mantenersi il passaporto originale, e usarlo fuori America, ma questo non è considerato legale dagli Stati Uniti, e può portare alla perdita della cittadinanza americana (come nel caso di certi iraniani di Los Angeles).
E se lì è così, cosa aspettiamo da un’Europa, dove per esempio gli slovacchi possono mantenersi la doppia cittadinanza, ecccetto se la seconda cittadinanza è l’ungherese, perché in questo caso automaticamente perdono quella slovacca, come è successo in molti casi negli ultimi anni?
Per me, ungherese che vive a Berlino, già sarebbe una grande cosa se uno stato europeo riconoscesse senza problemi il diploma rilasciato dall’altro stato europeo, o l’assicurazione sociale o la tassa della macchina pagata nell’altro stato europeo.
Riferirò agli autori l'inesattezza. Nel frattempo, questo blog è già entrato in campagna elettorale e desidera dare il suo modesto contributo perché al Parlamento europeo arrivi chi crede nell'integrazione e non nella segregazione.
EliminaUn'italiana che viva in Germania deve esportare la sua auto italiana in Germania. Se poi decide di lasciare l'auto al padre prima di trasferirsi in Francia, deve riesportarla in Italia. Poi, una volta trasferita in Francia, deve detenere un conto in banca francese, per potere affrontare qualsiasi cosa. Tanto per cominciare, per firmare il contratto di affitto di un appartamento, ha bisogno di un'assicurazione sulla casa. Per accendere l'assicurazione, ha bisogno di un conto in banca in Francia. Per aprire un conto in banca in Francia, ha bisogno di un giustificativo di domicilio francese e quindi, per esempio, di una fattura dell'elettricità francese. Dell'elettricità consumata in un appartamento francese per ottenere il quale ha bisogno di un conto in banca francese.
È solo un esempio di situazioni assurde. Eppure, a me non basterebbe che si risolvessero questi problemi: esigo il passaporto europeo, indipendentemente da come trattano la faccenda gli statunitensi o i canadesi.
D'accordo,
RispondiEliminaGiulio
Siamo almeno in quattro, allora, inclusi gli autori del testo.
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