es sind
noch Lieder zu singen jenseits
der Menschen
Lesend
von deinem Tod her
die trächtigen Zeilen
wieder verknüpft
in deine deutlichen Knoten
trinkend die bitteren Bilder
anstoßend
schmerzhaft wie damals
an den furchtbaren Irrtum
in deinem Gedicht das sie lobten
den weithin ausladenden
einladenden
ins Nichts
Lieder
gewiss
auch jenseits
unseres Sterbens
Lieder der Zukunft
jenseits der Unzeit in die wir
alles verstrickt sind
Ein Singen jenseits
des für uns Denkbaren
Weit
Doch nicht ein einziges Lied
jenseits der Menschen
Erich Fried
Rileggendo una poesia di Paul Celan
dei canti
sono ancora da intonare al di là
dell'umanità
Leggendo
dopo la tua morte
i versi pregnanti
di nuovo legati
nei tuoi chiari nodi
bevendo le immagini amare
in cui mi imbatto
dolorosamente come allora
contro il terribile errore
nella tua poesia che elogiavano
l'invito nel nulla
in larga misura
disdetto
Canti
certo
anche al di là
della nostra morte
Canti del futuro
al di là del tempo incongruo in cui
siamo tutti impigliati
Un canto al di là
del nostro concepibile
Spazio
Ma non un solo canto
al di là dell'umanità
domenica 7 luglio 2013
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento