Jeg vågner i et land hvor de forelskede har taget magten. Der er indført love som proklamerer at ingen længere er nødsaget til at flytte blikket og at orgasmer ikke behøver at holde op. Roser fungerer som betalingsmidler, de gale bliver tilbedt som guder og guderne anset for gale. Postvæsnet er genindført og ordene „du“ og „jeg“ er synonymer. Efter revolutionen bliver det bestemt at de ulykkeligt forelskede skal fjernes af hensyn til de lykkeligt forelskedes sikkerhed. Da de finder frem til mig, overgiver jeg mig med det samme. Bødlen er en kvinde, og det går hurtigt. Det er vinter, og jeg har ikke mødt dig endnu.
Morten Søndergaard
GLI INNAMORATI
Mi risveglio in un paese dove gli amanti hanno preso il potere. Hanno introdotto leggi che proclamano che nessuno è più costretto a distogliere lo sguardo e che gli orgasmi non hanno più bisogno di finire. Le rose fungono da moneta, i matti sono adorati come dei e gli dei sono considerati matti. La posta è stata reintrodotta e le parole ‘tu’ e ‘io’ ora sono sinonimi. Dopo la rivoluzione è stato deciso che gli amanti col cuore spezzato debbano essere eliminati per ragioni di sicurezza di quelli felicemente innamorati. Quando mi troveranno, mi arrenderò immediatamente. Il boia è una donna e la cosa è presto fatta. È inverno e non ti ho ancora incontrata.
Morten Søndergaard è nato nel 1964 a Copenhagen, ha studiato letteratura, pubblicato diverse raccolte di poesie e tradotto Jorge Luis Borges. Si interessa di suono, musica e ritmo. Ha vissuto otto anni in Toscana, prima a Vinci e poi a Pietrasanta, (inizialmente parlando solo spagnolo) per una specie di esperimento poetico.
martedì 7 aprile 2009
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