venerdì 30 ottobre 2015

W. B.

Einmal dämmert Abend wieder,
Nacht fällt nieder von den Sternen,
Liegen wir gestreckte Glieder
In den Nähen, in den Fernen.

Aus den Dunkelheiten tönen
Sanfte kleine Melodeien.
Lauschen wir uns zu entwöhnen,
Lockern endlich wir die Reihen.

Ferne Stimmen, naher Kummer - :
Jene Stimmen jener Toten,
Die wir vorgeschickt als Boten
Uns zu leiten in den Schlummer.

Hannah Arendt

Fino a stasera ignoravo che la Arendt avesse abitato davanti al gelataio dove ogni tanto vado. Quante leccate inconsapevoli. Le prossime acquisteranno un gusto diverso, il gusto mnemosine. 


(Un giorno ritornerà ad imbrunire, la notte cadrà dalle stelle; sdraiati, le membra distese, saremo qui vicino, lontani da qui. Dalle tenebre risuonano dolci brevi melodie. Ascoltiamoci perdere le nostre abitudini, rompiamo infine le righe. Voci lontane, vicini affanni: quelle voci di quei morti mandati in avanscoperta, come messaggeri, per condurci in un lieve sonno.)

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