martedì 5 marzo 2013

Dietro questo blog

Per molto tempo ho scritto simulando indipendenza e libertà di giudizio.
Mentivo, naturalmente, perché anche dietro questo blog c'è un guru.
Ci vediamo in sulla piazza del palagio publico, sarà un aggradimento.
Come riconoscerci? Io son colei che, svoltando l'angolo che mena in sulla piazza, declama: le vele le vele le vele!, lui è un po' più anziano di me e mi segue dappresso.

12 commenti:

  1. Grazie per aver tenuto per te il sospetto per tutto questo tempo (per qualche motivo inconscio o per puro caso sono monopreposizionale, questa sera).

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  2. Però hai simulato bene, riconosciamolo.

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    1. Sarà difficile rifarlo, ora.

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    2. Sembra a vvorta bbona con il nuovo guru
      in cui si riconosce un quarto degli italiani.
      Quale esito per l'Italia prevederebbero
      Guicciardini e Machiavelli, già entro il 2020?
      Giulio

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    3. Ciao, Giulio.

      Che si impappnerà tra i mille no di cui è capace (no partiti, no fiducia, no TAV, no inceneritore, no euro, no ius soli), quando arriverà il momento del no guru.

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    4. Ti ho dato la previsione per il guru, sul futuro dell'Italia stanno ancora pensando.

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    5. Ciao Francesca, Guicciardini discuterebbe un po', proponendo ricette a Niccolò. Poi converrebbe di malavoglia con quest'ultimo, Machiavelli naturalmente,
      che l'andamento del paese non è facilmente modificabile:il suo corso rimane invariato.
      Giulio

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    6. J'aurais dû me rendre compte que c'était un piège.

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  3. O voi donne la cui età, a differenza della mia, non è ancora al di là del bene e del male: attente al "no assorbenti" (Ça, j' l'aurais jamais cru, ma mi è stato detto da persona degna di fede che c'è anche quello). Non mi è del tutto chiaro quale sia l'alternativa proposta: anche se personalmente non mi riguarda più, me ne rimane pur sempre una curiosità, diciamo così, accademica.

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    1. Qualche mese fa ho letto un articolo interessante in materia. Paradossalmente, ne ignoravo completamente la storia.

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  4. Beh, molte delle cose scritte lì mi riguardano personalmente: i panni di stoffa da lavare, il divieto assoluto di toccare piante e avvicinarsi a puerpere (avrebbero perso il latte), la pesante disapprovazione delle nonne nei confronti di mia madre che mi permetteva di fare una doccia veloce (il bagno no, e neanche una doccia troppo ricca, troppo calda, troppo fredda, ma una sciacquata veloce con acqua tiepida mi era consentita, oltre ai lavaggi parziali). E stiamo parlando degli anni Sessanta...

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