blaybn vet di blindkeyt funem blindn, vos farshvindt.
blaybn vet a simen funem yam: a shnirl shoym,
blaybn vet a volkndl fartshepet oyf a boym.
ver vet blaybn? vos vet blaybn? blaybn vet a traf,
breyshesdik aroystsugrozn vider zayn bashaf.
blaybn vet a fidlroyz lekoved zikh aleyn,
zibn grozn fun di grozn veln zi farshteyn.
mer fun ale shtern azh fun tsofn biz aher,
blaybn vet der shtern, vos er falt in same trer.
shtendik vet a tropn vayn oykh blaybn in zayn krug.
ver vet blaybn, got ver blaybn, iz dir nit genug?
Abraham Sutzkever, 1913-2010
chi resterà? cosa resterà? resterà un vento,
resterà la cecità del cieco che se n'è andato.
resterà un filo di schiuma: un segno del mare,
resterà una nuvoletta imbrigliata in un albero.
chi resterà? cosa resterà? resterà un seme
primordiale che germoglierà di nuovo.
resterà il senso della rosa orgogliosa,
che sette fili d'erba le sapranno dare.
di tutte le stelle a nord da qui,
resterà la stella discesa nella lacrima.
una goccia di vino resterà sempre nella sua brocca.
chi resterà? resterà dio, non ti basta?
*
unter dayne vayse shtern/sotto la tua stella bianca
(farfast in der Vilner geto 1943)/(composta nel ghetto di Vilnius nel 1943)
unter dayne vayse shtern/sotto la tua stella bianca
shtrek tsu mir dayn vayse hant./porgimi la tua mano bianca.
mayne verter zaynen trern,/le mie parole sono lacrime,
viln ruen in dayn hant./vogliono riposare nelle tue mani.
ze, es tunklt zeyer finkl/vedi, quando imbrunisce lasciale scintillare
in mayn kelerdikn blik,/nel mio sguardo profondo,
un ikh hob gornit keyn vinkl/e non ho nessun angolo
zey tsu shenken dir tsurik./per mandartele indietro.
un ikh vil dokh, got, getrayer,/e io, caro dio,
dir fartroyen mayn farmeg,/confiderò le mie in te
vayl es mont in mir a fayer/mentre in me cresce un fuoco
un in fayer mayne teg./e si trasformano in fuoco i miei giorni.
nor in keler un in lekher/ora nelle cantine e nei buchi
veynt di merderishe ru./piange la calma mortale.
loyf ikh hekher – iber dekher/volo più in alto - sopra i tetti
un ikh zukh: vu bistu, vu?/e cerco: dove sei, dove?
nemen yogn mikh meshune/qualcosa di strano mi dà la caccia
trep un hoyfn mit gevoy./scale e cortili sono perquisiti.
heng ikh a geplatste strune/pendo come una corda spezzata
un ikh zing tsu dir azoy:/e ti canto così:
unter dayne vayse shtern
shtrek tsu mir dayn vayse hant.
mayne verter zaynen trern
viln ruen in dayn hant.
Sutzkever – Brodna
Nessun commento:
Posta un commento