Diako Yazdani, curdo iraniano, rifugiato in Francia, regista.
(« Ero in fila per avere la ricevuta. Non conoscevo proprio nessuno e non sapevo neanche una parola di francese a parte “merci”. Il primo anno è stato uno stress permanente », racconta, nella brasserie di una stazione parigina. Poi ha ottenuto lo status di rifugiato politico nel 2012, all'età di 31 anni. « Mi han detto: “A Parigi, se cerchi lavoro, non dire che sei panettiere, dì che sei cineasta” », racconta sorridendo. Cadeva a fagiolo, aveva appena realizzato quattro cortometraggi sotto la direzione di Abbas Kiarostami, a Teheran.)
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