Patty Smith e Harold Pinter
Patty Smith e Harold Pinter hanno presieduto
alla mia nascita. Mi portò una sera di luglio da lei
e un pomeriggio di settembre da lui.
Lei gridava FUCK THE G8 e Pinter,
un ché di bastardo nel vestito di nero, un'aria di sfida
ai cento accademici in fila, annunciava il nemico
grasso e infedele, proprio il dieci settembre,
mentre tutti pensavano all'estate che non c'era stata.
Mia madre non fece niente per impedirlo,
i miei padrini erano due sciagurati
ma lei leggeva poeti, preti, visitava chiese senza stile
gente assolutamente sconosciuta,
e andava orgogliosa di quella pancia e del suo vestito
rosso stretto che mi esponeva ancora prima di nascere.
Avesse ascoltato la nonna: di mettersi maglie larghe,
camicioni, costumi interi, e lei no in topless
al settimo mese, mentre io, ora, visibile,
leggo i libri del primo scaffale – Simenon Tolstoj Vonnegut
ballo Sex bomb, mangio i quotidiani
insomma tutto alla rovescia, tutto sbagliato.
Ma credimi, nonna, le somiglierò ma non in tutto:
andrò coperta, mi terrò i fidanzati, anche se di nascosto,
mi perdonerai, affiorerò nelle battaglie, anch'io,
come lei prima di me, starò per il maleducato vestito di nero,
andrò dove non è andata, ascolterò più da vicino
quello che lei ha solo immaginato,
lo troverò il malvagio nella sua desolazione
di mondo invecchiato e fuorilegge
e infine, in un'altra sera di luglio, molto lontano da qui
canterò, come già avevo fatto nella luce rossa
dentro la sua pelle, people have the power...
Alba Donati
Non in mio nome, Marietti, 2004
Notte di San Lorenzo
Dormite insieme nello stesso letto
con i vostri ottant'anni di differenza,
del mondo non sappiamo più niente:
non ascoltiamo i telegiornali
né tantomeno compriamo un giornale,
abbiamo scelto il silenzio, l’accadere del giorno,
lo spazio intorno alla nostra casa.
Se c'è da andare in farmacia, andiamo
se c'è da andare alla posta, anche
ma per il resto abbiamo deciso
di coprire a grandi passi il selciato
davanti alla porta e di salire e scendere
le scale tante volte per prendere e portare.
Poi quando vengo a dormire vi separo:
ti metto nel letto piccolino e io prendo
il tuo posto nel letto matrimoniale.
Salgono gli spiriti nella stanza
attratti dalla mancanza di rumori,
anche un'aria stellata avvolge le mura
e noi veleggiamo tutta la notte,
tu alla ricerca della Strega Malefica,
io di te, e tua nonna di te, di me, e del suo primo amore.
Alba Donati
Idillio con cagnolino, Fazi Editore, 2013
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