Oseli migranti
su l’isola che cala
cô la stagion se amala
in païsi distanti.
I cala per stanchessa
sul silensio del dosso
che a sera se fa rosso
per tanta gran tristessa.
I vien da lontanía
a la fin de l’istàe
da le gran solitàe;
i riposa e i va via.
Biagio Marin
Quanto più moro
domenica 21 ottobre 2007
domenica 14 ottobre 2007
Fetiţa cu o mie de riduri [73]
cînd vreau să mă văd, închid ochii, intru în cutia de carton, acolo dorm doi pantofi, unul cu vîrful în călcîiul celuilalt, în poziţia pe care o au gemenii în uter. de asta sînt eu tot timpul una pe faţă, una pe dos. de asta cu frică blestem, cu ruşine mă închin, că altfel nici nu încap în cutie, de asta pantofii ăştia nu se pot despărţi. cînd mă văd cu Beroza mă aflu mereu în cutia de carton, „cu tine nu sînt niciodată absent", mi-a spus; vorbea ruseşte. l-au auzit şi pantofii şi de-atunci îl urmează orbeşte. bine, dar tu, tu ce faci? eu? numai acolo, în cutia de carton, cred şi nu cercetez.
Nora Iuga
La ragazza con le mille rughe
quando mi voglio vedere, chiudo gli occhi, entro nella scatola di cartone, lì dormono due scarpe, una con la punta nel tallone dell'altra, poste come due gemelli nell'utero. per questo sono sempre un diritto ed un rovescio. per questo quando ho paura bestemmio, quando mi vergogno mi confesso, altrimenti non entrerei nella scatola, per questo queste scarpe non si possono separare. quando vedo Beroza, sono sempre nella scatola di cartone. “assieme a te non sono mai assente” mi ha detto, parlava russo. le scarpe hanno ascoltato e da allora lo seguono ciecamente. bene, ma tu, tu che fai? io? solo là, nella scatola di cartone, credo e non dubito.
Nora Iuga
La ragazza con le mille rughe
quando mi voglio vedere, chiudo gli occhi, entro nella scatola di cartone, lì dormono due scarpe, una con la punta nel tallone dell'altra, poste come due gemelli nell'utero. per questo sono sempre un diritto ed un rovescio. per questo quando ho paura bestemmio, quando mi vergogno mi confesso, altrimenti non entrerei nella scatola, per questo queste scarpe non si possono separare. quando vedo Beroza, sono sempre nella scatola di cartone. “assieme a te non sono mai assente” mi ha detto, parlava russo. le scarpe hanno ascoltato e da allora lo seguono ciecamente. bene, ma tu, tu che fai? io? solo là, nella scatola di cartone, credo e non dubito.
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